Assunzioni ATA tramite esami e non più tramite inserimento in graduatoria per soli titoli. E’ la proposta di Anquap, in un’intervista a Orizzonte Scuola al presidente Giorgio Germani. Non solo. Il numero uno dell’Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche evidenzia l’importanza di una profonda revisione all’interno del profilo professionale dei DSGA. Il motivo è molto semplice: si tratta di un ruolo che appare come “inopinatamente impoverito” negli ultimi tempi.

Il miglioramento dell’offerta formativa

Una delle soluzioni sarebbe un aumento in tempi brevi dell’indennità di direzione. Il primo ambito a essere interessato da questa revisione, sarebbe il CCNI relativo ai fondi per il miglioramento dell’offerta formativa. In questo modo si raggiungerebbe lo scopo di dare il giusto riconoscimento al lavoro svolto da questi professionisti nel contesto scolastico.

Altro tema importante è rappresentato dal fallimento dell’attuale sistema di reclutamento del personale ATA. Anquap rileva come si stia mostrando inadeguato e quindi bisognoso di un cambiamento. La formula che prevede assunzioni dalla graduatoria in base alla posizione per soli titoli non sembra più adeguato a rispondere alle esigenze della scuola. Per questo si sta pensando a una nuova procedura per titoli ed esami, che renderebbe l’assunzione del personale tecnico e amministrativo più selettivo.

Il ritorno della mobilità verticale

Un argomento già al vaglio del ministero, considerato che Anquap ne ha già parlato con il Ministro Valditara nel corso dell’incontro che si è svolto lo scorso 17 gennaio alla vigilia della firma del nuovo contratto scuola.

Bene invece il ritorno della mobilità verticale, soluzione in grado di risolvere il problema dei DSGA senza laurea. Grazie al ripristino della mobilità verticale ci saranno nuove opportunità per i tanti DSGA facenti funzioni. Il problema è che al momento è prevista solo una procedura valutativa e non selettiva come avvenne nel passaggio dall’Area B all’Area D nell’a.s. 2009/2010.

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