Aumento stipendio docenti 2024: nelle prossime settimane aumenti Rpd docenti, Cia Ata e indennità Dsga, ma non ai precari brevi
Come influirà la firma sul nuovo contratto scuola 2019/21 ufficializzato qualche giorno fa all’Aran? Il rinnovo avrà effetti sia sulla parte normativa che economica. Va detto che non si tratta certo delle cifre che sindacati e personale scolastico auspicavano, ma sicuramente è un ulteriore passo in avanti nella giusta direzione.
300 milioni reindirizzati agli stipendi della scuola
Soprattutto si tratta di aumenti non previste in questa fase di contrattazione, e per questo ben viste soprattutto dai sindacati, che ci tengono a sottolinearle. Nell’ambito del contratto infatti il ministro ha de-finalizzato circa 300 milioni di euro, che dovevano essere indirizzati al capitolo della formazione del personale.
Finiranno invece negli stipendi dei lavoratori. Questo consentirà di riscontrare in busta paga aumenti stipendiali medi mensili di 124 euro per i docenti. Non solo: si registra un aumento permanente della Retribuzione professionale dei docenti (in media di 13 euro al mese di Rpd), del Compenso individuale accessorio per gli Ata (6 euro mensili di Cia) e anche dell’indennità dei Direttori dei servizi generali e amministrativi (65 euro mensili per i Dsga).
Aumenti nelle prossime settimane
Gli effetti di questi aumenti si riscontreranno nelle prossime settimane.
Marcello Pacifico sottolinea “quanto sia stata importante la presenza dell’Anief al tavolo di contrattazione all’Aran: le nostre pressioni hanno contribuito, in modo decisivo, nel collocare sugli stipendi del personale scolastico le poche risorse a disposizione. Si tratta di un segnale di riconoscimento importante. La verità è che gli insegnanti e il personale Ata in Italia guadagnano meno degli operai specializzati”.
“A rendere gli stipendi ancora più inadeguati – continua Pacifico – ci si è messa anche l’inflazione super dell’ultimo biennio, che siamo riusciti solo in parte a contrastare sbloccando l’indennità di vacanza contrattuale perché l’assegno arrivato a dicembre 2023 a tutto il personale di ruolo con ulteriori aumenti di 5.78% e la quota mensile assegnata ai precari da questo mese sono del tutto inadeguate (mancano 4.000 euro medi a dipendente) e per questo abbiamo presentato ricorso. Come pure siamo pronti a presentare ricorso qualora Rpd e Cia continueranno a non essere presenti nei cedolini stipendiali dei precari con contratto breve e saltuario”.
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