Assunzioni in ruolo da GPS: i concorsi non bastano per risolvere le 250mila supplenze l’anno della scuola italiana
Gli ultimi dati del ministero dicono che la scuola italiana è ancora fortemente caratterizzata dal precariato e regge sulle supplenze. Una situazione che penalizza gli studenti, privati della continuità didattica necessaria per ottenere un’istruzione ottimale e che penalizza i docenti stessi, per ovvi motivi.
I dai del ministero
Secondo i dati del ministero, sono ancora attive 250mila supplenze l’anno, un numero enorme che non potrà essere risolto dall’attuazione dei prossimi concorsi scuola. Uno in partenza probabilmente a fine febbraio, uno programmato dopo l’autunno e strettamente connesso con con l’avvio e la partecipazione ai prossimi percorsi abilitanti che consentiranno l’acquisizione dei cfu necessari.
Le proposte
Per questo i sindacati insistono affinche si proceda con le assunzioni in ruolo anche da GPS. Anief in particolare insiste per questa soluzione. Una soluzione che consentirebbe di risolvere, almeno parzialmente, il problema del precariato. Se ci sono oltre 250mila le supplenze ogni anno è evidente che qualcosa ancora non funziona nella scuola italiana, e per questo servono soluzioni per limitare le conseguenze della supplentite.
Situazione mortificante
Per il presidente di Anief, Marcello Pacifico, la soluzione è l’assunzione in ruolo anche da Gps. Una soluzione a una “situazione mortificante con numeri che da oltre 20 anni continuano ad aumentare”.
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