Con Noipa ancora in manutenzione fino a lunedì mattina, ci si concentra sulle caratteristiche dello stipendio docenti e ATA relativo al mese di febbraio 2024. Ancora qualche giorno e si potrà visualizzare, sempre che il sito Noipa torni perfettamente funzionante, l’importo complessivo nella propria area riservata di NoiPA.

Le nuove aliquote

Il mese di febbraio sarà caratterizzato dall’introduzione delle nuove aliquote. Sono aliquote che resteranno in vigore solo per quest’anno. Da 4 scendono a 3. Il 23% si applica fino a 28.000 euro, da 28.000 a 50.000 il 35% e oltre 50.000 il 43%

Ne godranno le categorie di lavoratori che guadagnano tra i 15.001 euro e i 28.000. E’ proprio questa fascia che interessa maggiormente il personale scolastico.

C’è poi l’esonero contributivo, che prevede una riduzione contributiva del 6% per chi percepisce una retribuzione imponibile che non supera i 2.692 euro mensili (35.000 euro annui lordi). Il taglio sale al 7% per coloro che percepiscono un reddito non superiore a 1.923 euro al mese (25.000 euro annui lordi).

La retribuzione imponibile

Per calcolare la retribuzione imponibile si fa riferimento alla base mensile, prendendo in considerazione tredici mensilità. L’esonero non influisce sul calcolo della tredicesima.

L’indennità di vacanza contrattuale invece verrà ricompresa nel prossimo Contratto 2022/24. Quando è difficile stabilirlo ora, considerato che l’ultimo rinnovo del contratto è stato firmato qualche giorno fa.

Nello stipendio di febbraio sarà compreso anche il bonus una tantum per i docenti che rinunciano a trasferirsi, finalizzato a incentivare la continuità didattica. E’ indirizzato a chi contribuisce alla continuità didattica e quelli che operano in scuole caratterizzate da particolari sfide sociali, economiche e culturali. Il bonus va dai 868 ai 954 euro.

Il conguaglio dell’ex bonus Renzi

Non ci saranno ancora le novità previste nel contratto appena firmato come Aumento RPD e CI.

C’è curiosità per capire se oltre al classico conguaglio fiscale e fondo credito, ci sarà il conguaglio dell’ex bonus Renzi (D.L. 3/2020). Lo scorso anno venne ripartito in rate da 25 euro ciascuna fino a settembre 2023.

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