Abolizione vincolo triennale 2024: aggiornamento sistemi di continuità didattica
Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, ha sollevato una critica nei confronti dell’imposizione del vincolo di permanenza per i docenti, sottolineando che sarebbe più efficace basarsi su incentivi anziché restrizioni. Pittoni ha evidenziato che questa misura ha un impatto negativo sull’equilibrio familiare ed economico di migliaia di insegnanti, portando alcuni di loro addirittura a rinunciare al proprio ruolo, senza garantire agli studenti il beneficio della continuità didattica.
Il vincolo di permanenza
Il responsabile della Lega ha poi aggiunto di aver persuaso il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a ridurre il vincolo di permanenza da cinque a tre anni e a reintrodurre l’assegnazione provvisoria, anche se non interprovinciale a causa dell’opposizione del centrosinistra. Pittoni ha sottolineato che non è sulla sua pagina che vanno rivolti gli appelli per il superamento del vincolo, poiché si sta concentrando principalmente sull’ottenimento del via libera europeo, fondamentale soprattutto in vista del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Pittoni ha infine evidenziato la sua opposizione al vincolo di permanenza per i docenti e ha sottolineato l’importanza di lavorare per ottenere l’approvazione del PNRR a livello europeo, anziché concentrarsi su questioni di minore rilevanza.
L’assegnazione provvisoria
“Contro l’imposizione ai docenti del vincolo di permanenza (che a mio avviso per essere efficace dovrebbe invece basarsi su incentivi) ci battiamo da prima che fosse approvato dal centrosinistra per volontà dell’allora sottosegretario Lucia Azzolina”.
Lo sostiene il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
“Incide infatti negativamente sull’equilibrio familiare ed economico – prosegue Pittoni – di migliaia di insegnanti (che arrivano anche a rinunciare al ruolo), senza garantire agli studenti il suo obiettivo: la continuità didattica. Ho convinto io il ministro Patrizio Bianchi almeno a ridurlo da cinque a tre anni, riottenendo pure l’assegnazione provvisoria, purtroppo non interprovinciale per l’impuntamento del solito centrosinistra”.
“Di conseguenza non è alla mia pagina che vanno indirizzati gli appelli degli interessati al superamento del vincolo (spesso a commento di post che non c’entrano nulla). In tempi di Pnrr serve il via libera europeo e, come ho più volte ricordato, è a questo che si lavora in primo luogo“.
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