Aumento stipendio docenti 2024: il ministro Valditara annuncia altri incrementi nei prossimi mesi
Il ministero dell’Istruzione ha in programma di procedere con ulteriori aumenti di stipendio per i docenti nel corso del 2024. Gli incrementi delle retribuzioni con gli ultimi rinnovi del contratto scuola non saranno casi isolati ma si innenscano nell’ambito di un quadro generale più complesso che procederà in questo 2024.
Il potere di acquisto
Il ministro Valditara è convinto della necessità di restituire valore alla figura del docente, a cominciare dal conferire una retribuzione all’altezza dell’importanza del lavoro svolto. Per questo sono previsti ulteriori aumenti di stipendio nei prossimi mesi: “Uno studio INVALSI ha testimoniato che con gli aumenti che si sono verificati con la chiusura degli ultimi contratti, il potere di acquisto dei salari è salito di alcune posizioni nella classifica europea. Contiamo nel 2024 di aumentare ulteriormente il salario del personale della scuola”.
Stipendi differenziati
C’è poi sullo sfondo la questione degli stipendi differenziati, provvedimento che sta creando forti polemiche per la paura che possa creare disparità di qualità nell’insegnamento da regione a regione: “Il problema non è quello di pensare a stipendi differenziati ma capire come creare le condizioni perchè chi lavora in realtà dove il costo della vita è più elevato, non ci vada a perdere. Stiamo ragionando con alcune Regioni per immaginare delle soluzioni abitative di favore. Ci sono strumenti, all’interno della contrattazione, per immaginare un welfare territoriale che affronti un problema che penalizza chi lavora e vive in realtà dove il costo della vita è alto”, interviene Valditara.
Le soluzioni
“Per esempio – ha proposto Valditara –c’è una soluzione che abbiamo già adottato per le aree di montagna, aree disagiate dove i docenti non vogliono andare a lavorare, perché sono aree difficilmente raggiungibili. La soluzione che abbiamo trovato è un punteggio aggiuntivo e, soprattutto, la possibilità di scaricare una parte dell’affitto che si paga. Questo è un incentivo forte ma le soluzioni possono essere tante, credo che si debbano affrontare insieme ai sindacati perché è arrivato il momento, dialogando, di risolvere un problema che incide pesantemente sulla disponibilità del personale docente a lavorare in determinate aree”.
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