Indennità di vacanza contrattuale docenti: è già esaurita per i lavoratori di ruolo e ridotta per i precari
L’assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2024 per il personale scolastico si è già esaurita con la busta paga di dicembre 2023. L’anticipazione è stata di 6,7 volte l’ammontare annuale dell’indennità, come stabilito dal Decreto-legge 145 del 18 ottobre 2023, pari a circa 1.000 euro lordi a dipendente (media netta di 576,93). Questo importo sarà successivamente recuperato con il rinnovo contrattuale. Tuttavia, tale somma non è conforme a quanto previsto dalla legge per garantire la tutela dei lavoratori in assenza di rinnovo contrattuale.
Si può fare ricorso
Per contrastare questa situazione ingiusta, il sindacato Anief ha predisposto ricorsi specifici per i precari al fine di recuperare l’indennità di vacanza contrattuale non erogata, oltre a procedure di diffida per tutelare tutti gli insegnanti e il personale Ata di ruolo, garantendo il completo recupero dell’indennità di vacanza contrattuale, con risarcimenti fino a 4.000 euro per lavoratore, pari al 50% del tasso di inflazione programmata. Inoltre, con il secondo ricorso, si richiede il recupero del 2013 ai fini dell’anzianità professionale ed economica.
I successi ottenuti dall’Anief nei tribunali negli ultimi anni, dalla difesa della Carta del docente alla ricostruzione della carriera e alla garanzia degli scatti automatici in busta paga, dimostrano la validità di queste azioni legali. Pertanto, ogni dipendente che ha dubbi sull’adesione al ricorso per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale deve considerare attentamente questi precedenti.
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