Sostegno, beffa per 30 mila specializzati: esclusi da concorso Pnrr e assunzione da GPS prima fascia
Un coordinamento di insegnanti specializzati e specializzandi sul sostegno ha organizzato un presidio sotto al Ministero dell’Istruzione e del Merito il 4 marzo, in segno di protesta contro il concorso docenti Pnrr che esclude la loro partecipazione e la mancata conferma dell’assunzione da GPS prima fascia. Ina beffa quindi per 30 mila specializzati.
Protesta motivata dalla frustrazione
Il coordinamento, nato a Roma Tre e estesosi ad altri atenei della Regione e del Paese, sta mobilitando una vasta base di studenti e insegnanti specializzati. Secondo quanto riportato su Colletiva, gli “studenti” dell’VIII ciclo del Tfa sostegno sono particolarmente attivi in questa iniziativa.
La protesta è alimentata dalla frustrazione per l’esclusione dal concorso docenti Pnrr, che priva gli insegnanti specializzati di un’opportunità di stabilizzazione lavorativa. “Una situazione tanto più assurda perché sappiamo che anche quest’anno ci saranno 120 mila assunzioni a tempo determinato in deroga”, commenta Manuela Pascarella della Flc Cgil. “Così come in molte regioni i partecipanti al concorso sono meno delle cattedre vacanti.”
Richieste di equo trattamento
Inoltre, l’iniziativa del Ministro di voler confermare i supplenti sullo stesso posto, se richiesto dalla famiglia, ha sollevato dubbi e critiche tra i sindacati. Pascarella sostiene che questa scelta metterebbe in discussione il meccanismo democratico e trasparente delle graduatorie, affidando la decisione alla discrezionalità del preside e delle famiglie.
Nonostante le tensioni, la lotta degli insegnanti specializzati e degli specializzandi sul sostegno continua, con la speranza di ottenere un riconoscimento equo delle proprie competenze e una stabilità lavorativa adeguata alle loro professionalità.
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