Precari scuola: altro che aumento, per i supplenti niente indennità di vacanza contrattuale prevista per legge
I precari della scuola non hanno ricevuto l’aumento mensile di 60 euro annunciato dall’amministrazione per l’indennità di vacanza contrattuale nei mesi di gennaio e febbraio 2024, a causa del mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024.
Approccio discriminatorio
Questo aumento, inizialmente previsto come una somma unica di 800 euro per tutto il 2024, è stato distribuito mensilmente. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha criticato questa situazione, definendo l’approccio dell’amministrazione umiliante e discriminatorio nei confronti dei precari della scuola. Pacifico ha evidenziato altre problematiche, come i ritardi nei pagamenti degli stipendi per alcuni docenti e personale Ata, nonché discriminazioni riguardo alla Carta del docente, agli scatti di anzianità e ad altri aspetti retributivi. Anief ha deciso di agire legalmente, avviando ricorsi per far valere i diritti dei precari, inclusa la richiesta di recupero dell’indennità di vacanza contrattuale non corrisposta, che potrebbe ammontare fino a 1.500 euro per ciascun lavoratore interessato.
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n Italia, il sistema anomalo di assunzione nelle scuole, chi ha un diploma di pedagogo e psicologo di un altro Paese non riesce a trovare lavoro nemmeno come TA e tanto meno come sostegno. Corruzione in ogni nuovo concorso indetto dal governo, quando scrivi una domanda e ti iscrivi alla linea di laurea, ti viene offerto di raccogliere punti da corsi speciali che vengono pagati, e l’istituzione che conduce i corsi è creata dallo stesso ministero MIUR. Non è evidente la corruzione qui, quando non lavoro ancora, non vengo pagato e devo ancora migliorare le mie qualifiche per ottenere punti? E allora perché dovrei studiare all’università per 5 anni, nessuna vale metodologia è più adatta a loro? Un trattamento così anormale nei confronti dei dipendenti che vogliono lavorare e possono migliorare le loro qualifiche lavorando, invece di imparare tutta la vita e ti considerano inadatto perché non ottieni un certo numero di punti o non sei locale, e se tu sei del sud Italia, loro ottengono sussidi e si alzano per lavorare al nord. Discriminazione anche tra le nazionalità, quando alcuni possono lavorare e altri no. Anche se sono cittadino dell’UE, per qualche motivo mi guardano come un nemico, perché vivo in Italia, allevo figli per l’Italia, ma non ho un lavoro e ho una formazione universitaria nell’UE.