Le percentuali di promozione che emergono dalla prova scritta del Concorso infanzia e primaria 2024 stanno contribuendo a diffondere un clima di moderato ottimismo tra i candidati. Consapevoli che si tratta solo del primo step, e che adesso ci sarà da confrontarsi con la prova orale.

L’ingresso in graduatoria

Ottimismo che però si scontra con la realtà nel momento in cui ci si rende conto che dal passare la prova scritta a entrare in graduatoria ce ne passa.

Questo perchè in base alla struttura del concorso, la graduatoria di merito sarà formata dal numero dei candidati vincitori corrispondenti al numero dei posti a bando per la classe di concorso in oggetto in quella regione. Si procederà poi a scorrere le graduatorie solo per coprire i posti degli eventuali vincitori rinunciatari.

Le assunzioni saranno effettuate in base alla riserva di posti del 30% per docenti con tre anni di servizio negli ultimi dieci, anche non consecutivi, svolti nella scuola statale di cui uno specifico Allegato 1. Si terrà poi conto delle riserve di legge ex 68/99 Allegato A, della riserva di posti per militari volontari congedati, della riserva dei posti per candidati che hanno concluso senza demerito il Servizio Civile Universale istituito e disciplinato dal Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40.

Il voto dell’orale

Questo significa che sarà importante anche ottenere un buon voto alla prova orale. Un elemento che unito ai titoli dichiarati in fase di presentazione della domanda determinerà ingresso o meno in graduatoria.

Graduatoria per la quale ora come ora non è previsto alcuno scorrimento. Fa eccezione il caso in cui dovesse essere necessario andare a coprire i posti dei rinunciatari.

Il punteggio per le Gps

Superare il concorso significa migliorare il proprio punteggio per le GPS. Difficile però che si facci in tempo per l’aggiornamento 2024/26 previsto nelle prossime settimane. Le tempistiche non coincidono.

In generale in ogni caso superare il concorso ordinario consente di ottenere 12 punti nella graduatoria interna di istituto e nell’eventuale domanda di mobilità, una volta assunti a tempo indeterminato.