Doppio canale di reclutamento docenti: assunzione in ruolo di decine di migliaia di precari presenti da graduatorie su posti comuni e di sostegno, tutti con titoli ed esperienza sul campo
Il concorso scuola in pieno svolgimento (da completare ancora le prove scritte, poi sarà la volta degli orali ad aprile) e quello in programma dopo l’estate, tra settembre e ottobre, sono sicuramente un buon contributo alla stabilizzazione dei docenti, ma non sufficiente.
Concorso scuola annuali, ma non basta
Lo hanno sostenuto a più riprese i sindacati e continuano a ribadirlo. La supplentite che attanaglia la scuola italiana da anni, a scapito dei docenti e degli studenti, non potrà essere risolta unicamente dall’organizzazione dei concorsi scuola, anche ammesso che il ministero mantenga l’impegno di reiterarli annualmente.
In particolare Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, porta avanti la battaglia del doppio canale di reclutamento da anni, e non la ferma certo ora nonostante i concorsi scuola in atto e in programma. Il concetto di base più volte ribadito è che il concorso scuola è importante, ma non esaurisce le modalità per stabilizzare il personale docente.
Il ripristino del doppio canale
Per questo continua il dialogo con il ministero in modo che si possa arrivare al più presto a ripristinare il doppio canale di reclutamento capace in passato di consentire l’assunzione in ruolo di decine di migliaia di precari presenti nelle graduatorie su posti comuni e di sostegno, tutti con titoli ed esperienza sul campo.
Una situazione che invece è stata caratterizzata dal blocco negli ultimi anni a queste immissioni in ruolo. La conseguenza è stata il raddoppio del precariato e il dimezzamento delle assunzioni a tempo indeterminato. Per questo contestualmente ai concorsi, nei prossimi mesi continuerà il dialogo tra sindacati, ministero e forze politiche per fare in modo che il doppio canale di reclutamento possa diventare presto uno strumento stabile per ridurre il precariato nella scuola italiana.
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