Scuola

Progressioni verticali scuola 2024: in arrivo il concorso regionale riservato

In seguito al recente confronto con il MIM riguardante la procedura valutativa per la progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione secondo il nuovo CCNL, si è ottenuto un compromesso. Pur mantenendo l’esperienza professionale come criterio di valutazione, si è ancora lontani dalla risoluzione del precariato.

Il meccanismo

L’Amministrazione ha presentato una bozza di Decreto Ministeriale per avviare la procedura riservata e le relative tabelle di valutazione dei titoli e delle competenze professionali. Le commissioni di valutazione assegneranno fino a 100 punti, con una massima di 50 punti per l’esperienza professionale maturata, di cui 6 punti per ogni anno come DSGA. Per i titoli di studio, si prevede un massimo di 25 punti, di cui 10 per la laurea specialistica o magistrale e 7 per il dottorato di ricerca. Ulteriori 25 punti saranno attribuiti per l’esperienza nell’area di appartenenza e in base alla posizione economica.

La scelta della regione

Ciascun aspirante potrà scegliere la regione in cui partecipare, ma potrà farlo in una sola regione. È stato chiarito che l’anno in corso sarà considerato ai fini del requisito dei 36 mesi come DSGA FF. L’obiettivo dell’Amministrazione è concludere la progressione del personale facente funzione entro breve tempo, in modo che più di 1400 scuole avranno un Direttore SGA entro il primo settembre.

Su richiesta dell’Anief, si è ribadito che il concorso ordinario sarà bandito entro l’anno, con l’impegno dell’Amministrazione di assumere nuovo personale entro il primo settembre 2025. Marcello Pacifico ha dichiarato che sebbene questa fase realizzi quanto previsto dal CCNL, molti giovani laureati rimangono esclusi, e si cercherà di salvaguardare la loro esperienza. Si attende l’apertura di ulteriori tavoli, incluso quello sull’aumento dell’indennità di direzione dei Direttori SGA e il riconoscimento dell’indennità di disagio per gli Assistenti tecnici di primo ciclo.

L’autorizzazione del Mef

Una volta concluso il confronto con i sindacati, il Decreto sarà trasmesso al CSPI per il parere, poi firmato dal MIM e pubblicato previa autorizzazione del MEF, per avviare il bando.

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