Il concorso scuola 2024 può consentire di ottenere diversi vantaggi nel prossimo futuro. Quello a cui viene subito da pensare è naturalmente la possibilità di vincere il concorso per entrare in ruolo dopo anni di precariato. Ma è un’occasione anche per gli insegnanti già in ruolo, dal momento che consente di avere punteggio aggiuntivo per la mobilità.

I docenti già di ruolo

Non deve quindi sorprendere che molti docenti già di ruolo stiano partecipando al concorso proprio perchè in caso di superamento dello stesso avranno punteggio per la mobilità.

Bisogna tenere presente però che per la mobilità territoriale viene valutato un solo concorso ordinario, mentre nella mobilità professionale si può valutare anche più di un concorso. Il primo 12 punti e gli altri 6 punti.

La tabella dei titoli

La tabella dei titoli del Contratto Collettivo Nazionale 2022/25 è stata confermata, e i sindacati FLCGIL, CISL, ANIEF, SNALS e GILDA si sono impegnati a riaprire le discussioni già da settembre 2024.

Nella nuova tabella potrebbe essere incluso un punteggio aggiuntivo per i docenti a tempo indeterminato che lavorano in istituti scolastici situati in aree a rischio di abbandono, come definito nel decreto Caivano (DL 123/2023), convertito nella legge n. 159/2023. Questo punteggio aggiuntivo sarebbe assegnato dopo un triennio di permanenza nella stessa scuola e verrebbe aumentato ogni anno successivo al triennio. Tale punteggio sarebbe valido per la mobilità volontaria e d’ufficio, le assegnazioni provvisorie/utilizzazioni e le graduatorie interne.

Il punteggio aggiuntivo

La misura esatta del punteggio aggiuntivo non è specificata nella disposizione normativa, ma sarebbe determinata attraverso la contrattazione collettiva nazionale.

Inoltre, è previsto un punteggio aggiuntivo per i docenti tutor e orientatori che svolgono tali ruoli nei tre anni conclusivi della scuola secondaria di secondo grado introdotti con il DM 328/2022 e le relative Linee Guida. Questo punteggio aggiuntivo sarebbe valido per la mobilità e le graduatorie interne, e la sua misura sarebbe definita dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e dai sindacati attraverso contrattazione integrativa.

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