Percorsi abilitanti docenti: troppi intoppi, molte università decidono di rinviare tutto all’anno prossimo
Inizia a diventare assordante il silenzio del ministero circa la partenza dei tanto attesi percorsi abilitanti da 60 e 30 cfu. Un ritardo che inizia a preoccupare anche e soprattutto in vista del prossimo concorso scuola previsto per l’autunno che non potrà essere avviato se prima non saranno conclusi i percorsi stessi.
I tempi stringono
Da ormai un mese non si hanno notizie ufficiali da parte del Ministero. I tempi diventano sempre più stretti, anche in virtù del fatto che bisogna mettere in conto le tempistiche necessarie per lo svolgimento del tirocinio.
Qualcosa si è mosso, ma il riferimento ai percorsi formativi da 30 CFU in modalità telematica di cui all’art. 13 del DPCM 4 agosto 2023 riservato ai docenti già in possesso di abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione o specializzazione sostegno. Troppo poco per considerare la macchina ben avviata.
I prossimi passaggi
Il prossimo passaggio cui il ministero dovrà provvedere è la pubblicazione del decreto con la ripartizione dei posti disponibili per i corsi di 60 Cfu. Poi sarà la volta del decreto sulla riserva di posti per i “triennalisti”. Sono posti pensati per i docenti con almeno 5 anni di servizio negli istituti statali o paritari.
Sarà poi necessario il decreto utile per definire le modalità di accesso (per titoli e servizio) in caso di domande in numero superiore ai posti per la classe di concorso considerata.
Il rinvio al prossimo anno
A questo punto non ci sarà da meravigliarsi se il ministero dovesse decidere per rinviare la partenza dei corsi al prossimo anno.
Non sono poche le perplessità, e per questo alcune università hanno deciso di rompere gli indugi e avviare i percorsi abilitanti il prossimo anno. Alcuni atenei lo hanno già comunicato. Altre facoltà stanno rinviando la decisioni a fine marzo.
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