La Cassazione ha emesso un’ordinanza (Ord. Num. 6514/2024) riguardante il riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie da parte di una lavoratrice. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha presentato ricorso lamentando la violazione e falsa applicazione di diverse disposizioni normative. In particolare, si è contestata la decisione della Corte d’appello che ha riconosciuto il servizio pre-ruolo prestato presso le scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera e della mobilità.

Il servizio pre-ruolo

La Cassazione ha chiarito che, secondo la giurisprudenza consolidata, il servizio pre-ruolo prestato presso le scuole paritarie non è riconosciuto ai fini dell’inquadramento e del trattamento economico dei docenti della scuola statale. Ciò è dovuto alla non omogeneità dello status giuridico del personale delle scuole paritarie rispetto a quello della scuola statale, e alla mancanza di una norma di legge che consenta il riconoscimento di tale servizio. Il legislatore, infatti, non ha equiparato il rapporto di lavoro tra docente e scuola paritaria a quello instaurato con la scuola statale, né ha esteso alla scuola paritaria il regime precedentemente vigente per la scuola pareggiata.

La decisione della Corte

Pertanto, la sentenza della Corte d’appello è stata cassata e, non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, è stata decisa nel merito con il rigetto della domanda proposta dalla docente per il riconoscimento del servizio pre-ruolo prestato nelle scuole paritarie.

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