Call veloce 2024: dietrofront del ministero, niente stop con modifica al DDL Semplificazioni
Le preoccupazioni riguardo lo stop della call veloce per i docenti nel 2024 sembrano essersi dissolte, dando respiro a un’intera categoria professionale. La bozza del DDL Semplificazioni, che circolava da qualche tempo, aveva fatto sorgere il timore di un cambiamento radicale nella procedura di assunzione per gli insegnanti, ma la versione definitiva del provvedimento ha portato una svolta inaspettata.
L’approvazione della bozza definitiva del provvedimento di conversione in Legge del Decreto, avvenuta nel Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024, ha cancellato ogni traccia dell’abolizione della call veloce a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Questa modifica ha portato sollievo e un senso di stabilità tra gli insegnanti precari, che ora possono sperare in continuità nelle procedure di assunzione.
Il cambio di rotta
La precedente versione del Disegno di Legge Semplificazioni aveva suscitato preoccupazione, annunciando la fine della chiamata veloce per le assunzioni a tempo indeterminato nel personale docente. Tuttavia, la bozza definitiva ha ribaltato questa disposizione, mantenendo la possibilità per i docenti di accedere a posti vacanti e disponibili tramite questa procedura.
La chiamata veloce è stata un’importante innovazione introdotta nel panorama dell’assunzione dei docenti con il Decreto-Legge 126 del 29 ottobre 2019, convertito successivamente nella Legge 159 del 20 dicembre 2019. Questa procedura consente ai docenti di essere assunti in altre province o regioni rispetto a quelle di appartenenza delle graduatorie, su base volontaria, contribuendo così a coprire i posti rimasti vacanti.
La pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale
Questa modalità di nomina, avviata nel 2020/2021 e già utilizzata in anni successivi, ha dimostrato la sua efficacia nel colmare le esigenze di personale nelle scuole di diverse aree geografiche. La sua permanenza rappresenta quindi un punto di riferimento stabile per i docenti, garantendo continuità e possibilità di movimento professionale.
L’attuale bozza del testo potrebbe subire ulteriori modifiche prima della pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale, ma l’assenza della disposizione di abolizione della call veloce per il prossimo anno scolastico è certamente una notizia positiva per il mondo dell’istruzione.
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