Svolta nel riconoscimento anno 2013 ai fini della progressione economica: per i docenti l’anno è valido per la carriera
La Corte d’Appello di Firenze ha emesso una sentenza importante, la n. 66 del 30 gennaio 2024, che potrebbe avere un impatto significativo sulle carriere dei docenti. La decisione ha ribaltato una precedente sentenza del Tribunale di Lucca del 2022 riguardante il riconoscimento del servizio prestato nel 2013 per la ricostruzione di carriera e le progressioni stipendiali.
La questione
La questione è sorta a seguito del blocco delle progressioni economiche nel 2013, imposto dalle norme di contenimento della spesa pubblica. Una docente, dopo essere stata assunta nel 2015, ha visto il suo servizio pre-ruolo del 2013 non essere considerato nel decreto di ricostruzione di carriera a causa di questo blocco.
La docente ha portato il caso davanti al Tribunale di Lucca, chiedendo il riconoscimento del servizio del 2013 e la correzione della sua posizione stipendiale inferiore. Tuttavia, il Tribunale ha respinto la richiesta, interpretando in modo estensivo il blocco delle progressioni economiche, considerandolo come una negazione totale e definitiva della validità del servizio prestato nel 2013.
L’accoglimento delle argomentazioni
La Corte d’Appello di Firenze, invece, ha accolto le argomentazioni della docente, stabilendo che il blocco delle progressioni economiche dovrebbe avere solo effetti temporanei e limitati al mancato riconoscimento delle progressioni economiche per il periodo interessato. Questa interpretazione contrasta con un’interpretazione estensiva che avrebbe trasformato il blocco temporaneo in un pregiudizio permanente sulla carriera dei docenti.
Di conseguenza, la Corte di Appello ha ordinato il riconoscimento del servizio del 2013 per la ricostruzione di carriera della docente e ha condannato il Ministero a pagare eventuali differenze retributive dovute a un corretto inquadramento.
Lo sblocco delle progressioni
Questa decisione potrebbe avere implicazioni significative per migliaia di docenti che hanno subito lo stesso blocco delle progressioni economiche nel 2013, obbligando il Ministero a riesaminare le loro posizioni e a correggere eventuali errori nella ricostruzione di carriera.
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