Aggiornamento Gps 2024: scelta al buio, disponibilità non attendibili a causa degli esiti delle domande di mobilità
In attesa dell’ordinanza ministeriale che dia il via all’aggiornamento delle GPS docenti 2024/2026, i docenti si preparano alla doppia scelta che verranno chiamati a effettuare nei prossimi mesi. In ordine cronologico, sarà prima la volta della scelta delle 20 scuole in una sola provincia. Una scelta che verrà fatta presumibilmente nel mese di maggio all’interno di una finestra temporale di soli 20 giorni con selezioni che varranno per le graduatorie di istituto.
Le disponibilità
Sarà poi la volta, in estate, del secondo passaggio, quello inerente la scelta delle 150 preferenze. E qui ritorneranno le note dolenti, con le polemiche sulla gestione delle assegnazioni da parte dell’algoritmo anche ma non solo per via della procedura che prevede una scelta delle scuole per le GPS senza sapere i posti disponibili negli istituti stessi.
Anche quest’anno, come ogni anno da quando c’è la procedura informatizzata di assegnazione delle supplenze, la scelta sarà fatta al buio. E’ capitato che questa selezione sia avvenuta con disponibilità pubblicate, ma è stata più che altro un’eccezione.
Bisogna d’altra parte considerare che anche se si riuscisse a pubblicare le disponibilità intorno al periodo delle centocinquanta preferenze, quindi a metà luglio, si tratterebbe di un quadro della situazione non attendibile per via degli esiti delle domande di mobilità, che includono trasferimenti e passaggi di ruolo e di cattedra, oltre alle disponibilità dei posti che rimangono vacanti da rinunce.
I propositi del ministero
Questo significa che è inevitabile per gli uffici scolastici fornire un quadro attendibile delle disponibilità. Uno status quo che difficilmente si potrà modificare. In ogni caso per migliorare il tutto il ministero punta ad anticipo delle operazioni di immissioni in ruolo/assegnazioni provvisorie, migliore ricognizione dei posti disponibili, formazione del personale delle segreterie scolastiche e uffici scolastici, per ridurre al minimo gli errori. Basterà? lo scopriremo da settembre in poi.
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