Tutto tace per l aggiornamento delle Graduatorie GPS 2024/26. Se da un lato la cosa mette ansia e preoccupazione in chi vuole procedere con primo inserimento e aggiornamento, dall’altro vanno considerati “effetti collaterali” positivi di questo slittamento.

La scelta delle sedi

Va detto che tutto questo ritardo sottintende qualche difficoltà del ministero rispetto ai programmi iniziali, considerato che il Ministero stesso aveva convocato i sindacati già a febbraio per attuare le operazioni a fine marzo. Sarebbe stata una novità assoluta, e infatti non si è riusciti nell’impresa. I ritardi poi si sono susseguiti tra festività di Pasqua e parere del Cspi che tiene ancora sotto scacco il ministero.

Con la domanda GPS i soggetti interessati procederanno con la scelta delle sedi della prima fascia nella stessa provincia che verrà scelta nelle GPS, ai sensi dell’OM 2024.

Nel frattempo almeno la pagina del Ministero pronta per l’aggiornamento delle GPS 2024/26 è disponibile ma il ministero nelle ultime ore ha rimosso la data del 30 giugno 2024 come termine ultimo per il conseguimento dell’abilitazione /specializzazione.

Il paradosso è che nell’anno in cui si voleva anticipare, si rischia di ritardare rispetto al passato, considerato che il periodo d’apertura delle GPS, almeno per lo scorso biennio, è sempre stato la prima metà di maggio.

Il vantaggio nel ritardo

Come detto però, al di là della voglia di procedere con la presentazione delle domande, lo slittamento dovrebbe essere salutato con favore da molti candidati che nel frattempo aumentano le proprie possibilità di riuscire a conseguire dei titoli. Alcuni stanno aspettando delle lauree, altri di conseguire delle certificazioni o anche di completare l’annualità di servizio. Infatti per avere i 12 punti servono i 166 giorni.

Il ritardo sta avvantaggiando chi attende di conseguire un titolo, per maturare il servizio. Ci sono poi gli insegnanti che si vorrebbero iscrivere ai percorsi abilitanti. Anche la possibile iscrizione con riserva costituisce un elemento importante. Da metà febbraio sono stati avviati gli unici percorsi abilitanti, quelli riservati ai docenti già specializzati e già abilitati.

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