Scuola

No al doppio canale di reclutamento: precedenza all’assunzione dei 30mila nelle graduatorie di merito

Il tema del doppio canale di reclutamento tiene banco da diversi anni, con forze politiche e sindacati convinti che si tratti di uno strumento indispensabile da affiancare a quello dei concorsi scuola per superare il problema della supplentite nella scuola italiana.

Una soluzione non equa

Con il doppio canale di reclutamento, lo ricordiamo, si punterebbe ad assumere in ruolo i docenti sia dal canale dei vincitori di concorso che dal canale dei precari con diversi anni di servizio alle spalle. Una soluzione che è sempre stata vista di buon occhio a livello trasversale, ma ci sono anche coloro i quali sono di parere contrario rispetto a questa possibilità.

E’ il caso dei docenti idonei, convinti che non si tratterebbe di una soluzione equa.

A levare la propria voce contro il doppio canale di reclutamento sono quei docenti idonei ai concorsi che hanno superato completamente una procedura concorsuale ma che non sono ancora stati assunti dal momento che non sono rientrati all’interno del contingente previsti delle immissioni in ruolo stabilito per quella data procedura.

Al momento le assunzioni prevedono una divisione al 50% tra GaE e concorsi. Ma in questo contesto va messa in conto la precedenza assegnata alle assunzioni da concorso fase straordinaria PNRR rispetto allo scorrimento delle graduatorie del concorso 2020.

Le graduatorie di merito

Le graduatorie del concorso 2020 dovrebbero beneficiare dell’assunzione, dal momento che in base alla normativa dal prossimo anno scolastico, le graduatorie di cui al primo periodo sono utilizzate nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento dei target previsti dal PNRR.

Per questo il Movimento Idonei 2020 per il ruolo, gli Invisibili, chiede che prima di avviare il doppio canale di reclutamento si provveda ad attingere dalle graduatorie di merito.

Per questa categoria di aspiranti docenti, “il doppio canale sarebbe un danno enorme per chi ha superato un concorso e non porterebbe alcun beneficio a chi auspica uno scorrimento veloce e tempestivo delle precedenti graduatorie, già duramente colpite dai bandi PNRR, che – senza alcun rispetto per la dignità di circa 30.000 lavoratori della Scuola italiana – hanno fagocitato e fagociteranno migliaia e migliaia di posti“.

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