Il secondo cedolino NoiPA, contenente gli arretrati, verrà emesso il 14 maggio e riguarda le madri lavoratrici del pubblico impiego, inclusi docenti e personale ATA, che ricevono il bonus mamme di 260 euro al mese. L’importo sarà di 1250 euro e sarà destinato a saldare i conguagli accumulati a causa della decontribuzione al 100%, introdotta dalla legge di bilancio 2023.

I pagamenti degli arretrati coprono i mesi da gennaio a maggio e sono stati calcolati considerando parzialmente le ritenute già versate, in attesa di istruzioni aggiornate. Il Bonus Mamme 2024 prevede il rimborso dei contributi pensionistici fino a 250 euro al mese per le lavoratrici a tempo indeterminato con figli minori, escludendo le donne con rapporti di lavoro temporanei o con un unico figlio sopra i 10 anni.

Per visualizzare il cedolino, si consiglia di accedere al portale NoiPA tramite credenziali di accesso o tramite Spid, Cie o Cns, quindi selezionare “Self Service” e “Consultazione Pagamenti” per accedere ai cedolini pubblicati, scaricabili gratuitamente in formato PDF.

Le date dei pagamenti potrebbero subire lievi variazioni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi è consigliabile controllare eventuali annunci o avvisi sul sito. La data programmata per l’emissione del cedolino è il 14 maggio 2024, con pagamenti previsti entro il 24 maggio. Successivamente, il 17 maggio, verrà emesso un altro cedolino speciale destinato ai supplenti brevi o saltuari e ai volontari dei Vigili del fuoco, con i versamenti attesi per il 28 maggio.

Il mese di maggio porta anche il Bonus Mamme per le lavoratrici pubbliche con almeno due figli a carico e un contratto a tempo indeterminato, inserito direttamente nella busta paga per coloro che hanno presentato domanda. Tale bonus comporta l’azzeramento dei contributi Ivs fino a un massimo di 3.000 euro annui, favorendo la maternità e il benessere familiare. Gli arretrati del bonus, elaborati a aprile, sono inclusi nei pagamenti di maggio, ma resta da chiarire se saranno inclusi nella rata ordinaria o in una speciale.