Gli aspiranti ATA con contratti di 24 mesi sono confusi in vista dell’apertura della finestra temporale per la presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi di inserimento/aggiornamento in prima fascia. La confusione deriva dall’implementazione recente del nuovo sistema di classificazione ATA, previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-21, in vigore dal 1° maggio.

La richiesta della certificazione

Alcuni aspiranti segnalano che i bandi regionali richiedono la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale come nuovo requisito. Ne parla oggi Orizzonte Scuola.

Inizialmente si credeva che la certificazione informatica fosse richiesta solo al personale in terza fascia e non a quelli in prima fascia.

Successivamente è stato pubblicato il CCNL definitivo, che chiarisce il punto sulla certificazione informatica (articolo 59, commi 9 e 10). Tuttavia, questo si riferisce solo al personale di terza fascia e non al personale di prima.

I bandi regionali ATA 24 mesi sembrano aver tenuto conto del nuovo CCNL. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIM) ha incluso nelle note di indizione il richiamo al nuovo sistema di classificazione ATA, senza menzionare la certificazione informatica.

Il contratto nazionale

Secondo il CCNL, l’assenza del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno al nuovo sistema di classificazione non è motivo di decadenza dalle graduatorie vigenti alla data di entrata in vigore del nuovo sistema.

Quindi i bandi regionali devono considerare il nuovo sistema di classificazione ATA, ma l’assenza della certificazione informatica non è motivo di decadenza dalle graduatorie. Per quanto riguarda la possibilità di conseguire la certificazione entro il termine della finestra di presentazione delle domande, questo è un punto da chiarire. Al momento, la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale non è un requisito per l’accesso alle graduatorie ATA 24 mesi, nonostante alcuni bandi possano riportarlo erroneamente.