Il DM 255 del 22 dicembre 2023 ha introdotto l’accorpamento di alcune classi di concorso per il primo e il secondo grado della scuola secondaria. Nonostante l’accorpamento, il decreto mantiene la distinzione dei ruoli tra la scuola secondaria di I grado e quella di II grado. Questo significa che, durante le procedure concorsuali, verranno formulate graduatorie separate per ciascuno dei due ruoli, sia per l’inserimento nei ruoli stabili che per l’attribuzione delle supplenze.

La nuova domanda

Quando sarà possibile presentare domanda, gli insegnanti potranno inserirsi in prima fascia per le classi di concorso per le quali sono abilitati grazie al nuovo accorpamento. Tuttavia, saranno cancellati dalla classe di concorso di titolarità precedente. Questa cancellazione non preclude la possibilità di iscrizione nell’altra classe di concorso finché le graduatorie distinte non saranno formalizzate.

Uno dei principali vantaggi di questo nuovo sistema è la possibilità di ottenere un’abilitazione per decreto senza dover passare attraverso un percorso abilitante specifico o un concorso. In alcuni casi, un aspirante che non ha superato il concorso per una determinata classe di concorso potrebbe ora vantare l’abilitazione grazie all’accorpamento. Questo significa che i docenti in possesso di una delle abilitazioni accorpate sono considerati abilitati per entrambe le classi di concorso.

La procedura

È possibile che, in seguito a un’assunzione, si perda la posizione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), ma si potrà comunque iscriversi per la classe di concorso accorpata. Un ulteriore vantaggio riguarda l’attribuzione delle supplenze: la presenza in prima fascia aumenta le possibilità di essere chiamati, anche se la concreta realizzazione di questo vantaggio dipenderà dalla provincia scelta e dalle quindici preferenze indicate durante la procedura estiva.

Il DM 255/23 offre nuove opportunità per i docenti, semplificando l’accesso all’abilitazione per più classi di concorso e migliorando le possibilità di ottenere supplenze. Il successo di queste nuove misure dipenderà dalla gestione pratica a livello provinciale e dalle scelte individuali dei docenti in termini di preferenze e sedi di lavoro.

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