Gps 2024: aggiornamento ogni anno delle graduatorie e non più biennale per risolvere le problematiche che stanno emergendo
L’Ordinanza n. 88, che disciplina l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle Gps (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) e nelle graduatorie di istituto su posto comune e di sostegno, presenta diverse criticità che sono state sollevate dall’Ufficio legale Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori). Queste graduatorie sono cruciali per la gestione delle supplenze annuali e temporanee, oltre che per le immissioni in ruolo nel caso del sostegno, e coinvolgono oltre mezzo milione di docenti precari.
Titoli conseguibili dopo la scadenza
Un punto critico riguarda i candidati che otterranno il titolo necessario per l’inserimento nelle Gps solo dopo la scadenza fissata per il 30 giugno, pur avendo completato il percorso entro l’anno accademico in corso. Anief ritiene che questa situazione sia ingiusta, poiché deriva da fattori esterni al controllo dei candidati, come ritardi nelle università o nei percorsi formativi. L’amministrazione avrebbe dovuto prevedere uno slittamento delle procedure per accogliere questi titoli.
Mancata attribuzione dei 24 punti ai docenti di sostegno ITP
Un’altra questione sollevata riguarda la mancata attribuzione dei 24 punti ai docenti di sostegno Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) inseriti in prima fascia Gps. Secondo Anief, si tratta di una discriminazione, poiché i docenti specializzati e abilitati per classi di concorso ITP tramite concorso ordinario o nuovo percorso abilitante non ricevono i 24 punti aggiuntivi che invece sono assegnati ai docenti laureati.
Proposta di apertura annuale delle Gps
Per affrontare il problema dell’affollamento delle richieste di integrazione dei punteggi e di nuovi inserimenti, Anief propone di aprire la “finestra” delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze non più ogni biennio, ma ogni anno. Questa soluzione, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale, sarebbe di buon senso, soprattutto considerando i ritardi nell’attivazione dei corsi triennalisti e ordinari abilitanti da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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