Graduatorie, Gps e supplenze

Gps 2024: ministero valuta richieste di sospensione di valutazione del titolo abilitante, percorsi del DPCM del 4 agosto 2023, per le graduatorie della classe di concorso ADSS e ADMM per il biennio 2024/2026

La procedura di aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per il biennio 2024/26 sta affrontando notevoli difficoltà. Diversi pareri sono stati inviati al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e le bozze del decreto sono state riviste in seguito agli incontri tra sindacati e ministero. Tuttavia, il decreto finale non ha soddisfatto pienamente tutte le parti interessate, specialmente per quanto riguarda le tabelle di valutazione dei titoli per ogni grado e tipologia di posto.

Modifiche apportate

Le modifiche specifiche alla tabella A/3, che riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado, e alle classi di concorso della tabella A, hanno impattato significativamente le graduatorie dei posti di sostegno. In particolare, molte richieste formali da parte dei candidati, secondo Orizzonte Scuola, stanno pervenendo al ministero affinché venga sospesa la valutazione del titolo abilitante dei percorsi previsti dal DPCM del 4 agosto 2023, relativamente alle classi di concorso ADSS e ADMM per il biennio 2024/26.

Gli ingabbiati in seconda fascia

Il problema principale risiede nel fatto che, attualmente, gli unici percorsi avviati tra quelli previsti dal DPCM del 4 agosto 2023 sono riservati ai docenti già in possesso di abilitazione per un’altra classe di concorso o grado di scuola, o con specializzazione sul sostegno. Le altre categorie di docenti, che attendono da oltre due anni la possibilità di partecipare ai percorsi di formazione iniziale, restano bloccate in seconda fascia.

Problematiche delle graduatorie GPS sostegno

Le graduatorie GPS per il sostegno presentano ulteriori problematiche, in particolare riguardo al punteggio attribuito ai percorsi abilitanti. Il massimo punteggio di 12 punti per il titolo, cui si aggiungono 24 punti, potrebbe causare una disparità di trattamento nell’aggiornamento delle graduatorie per il biennio 2024/26. Questa situazione penalizza coloro che, non per loro volontà, non hanno potuto ottenere l’abilitazione a causa della mancata attivazione dei percorsi abilitanti.

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