Percorsi abilitanti: il ritardo delle norme attuative mette in difficoltà chi vanta tre anni di servizio, i corsi devono partire in contemporanea
Preoccupa il ritardo delle norme attuative dei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, che mette in difficoltà soprattutto i cosiddetti “triennalisti” (docenti che vantano almeno tre annualità di servizio), di fatto ancora al palo. “Non a caso mi ero invece più volte appellato affinché i corsi partissero in contemporanea”.
Lo ribadisce Mario Pittoni, Responsabile Dipartimento Istruzione Lega già Presidente Commissione Cultura Senato.
Il 2024 è l’anno dei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento. Un traguardo raggiunto dopo un decennio di impegno. “Dopo aver dimostrato col PAS 2013 che numero chiuso e preselezione per l’accesso ai percorsi formativi abilitanti all’insegnamento si possono superare, il 2024 sarà l’anno della svolta. Ovviamente mi riterrò davvero soddisfatto quando vedrò centrati cinque obiettivi“, spiega Mario Pittoni:
1) Niente numero chiuso (se necessario, si può scaglionare come nel PAS);
2) Niente test d’ingresso (sarebbe solo un altro concorso per lucrare su persone che già faticano a mettere insieme il pranzo con la cena);
3) Avvio di tutti i percorsi in contemporanea;
4) Estensione dell’online fin dove non intacca la qualità delle lezioni, per contenere spesa e agevolare accesso di chi non risiede a ridosso delle strutture universitarie.
5) Garanzia dell’espletamento dei corsi per tutte le classi di concorso.
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