Scuola

Specializzazione sostegno: no alle famiglie che confermano i docenti e ai 36 punti agli abilitati su materia

Gli specializzati sul sostegno dicono no alle famiglie che confermano i docenti e no ai 36 punti agli abilitati su materia. Per far sentire la loro voce hanno organizzato un presidio il 4 giugno. Lo propone il Comitato Docenti di Sostegno. L’obiettivo è organizzare una manifestazione a favore della continuità didattica ed educativa per gli alunni con disabilità. A supportare l’iniziativa anche Flc Cgil e Uil Scuola.

Le motivazioni della manifestazione

Critica al decreto sul coinvolgimento delle famiglie:

Il decreto prevede un maggiore coinvolgimento delle famiglie nella conferma del docente di sostegno. Il comitato sostiene che solo la trasparenza delle graduatorie può garantire la professionalità dei docenti, prevenendo pratiche clientelari.

Inserimento in graduatoria dei docenti specializzati all’estero:

C’è preoccupazione per il riconoscimento dei titoli esteri prima di quelli italiani. I titoli esteri non prevedono tirocini nelle scuole e la preparazione non è paragonabile a quella italiana, che richiede otto mesi di percorso con prove selettive, esami, laboratori e tirocini.

Il rischio è di compromettere la qualità dell’insegnamento per gli alunni con disabilità a causa della facilità di ottenere titoli di studio all’estero, favorendo il fenomeno dei “diplomifici”.

Punti in graduatoria per i nuovi percorsi abilitanti su materia:

Critica all’assegnazione di fino a 36 punti in graduatoria di sostegno ai partecipanti ai nuovi percorsi abilitanti su materia. Questo falserebbe le graduatorie, permettendo a insegnanti non interessati al sostegno di accedere prima di quelli specializzati in sostegno. La richiesta è di possibilità di frequentare immediatamente questi corsi per acquisire i medesimi punti e riequilibrare la situazione.

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