Graduatorie, Gps e supplenze

Conferma insegnante di sostegno su richiesta della famiglia: sarà applicata già da settembre 2024?

La decisione del ministero di assicurare continuità didattica agli insegnanti di sostegno a tempo determinato, con o senza specializzazione, a beneficio degli studenti, continua a essere oggetto di dibattito. Nel frattempo il testo del DL n. 71 del 31 maggio 2024 attende di concludere il suo iter in Parlamento per essere convertito in legge.

I destinatari della norma

La legge è rivolta a docenti specializzati, docenti non specializzati individuati dalle GPS Sostegno II fascia con tre anni nel medesimo grado, docenti non specializzati individuati dalle GPS incrociate.

Uno dei dubbi riguarda le tempistiche di attuazione di questa nuova legge, che in molti sperano possa essere effettiva già a partire dal prossimo settembre. Faceva presagire di sì il comunicato dell’Ufficio Scolastico di Napoli e dell’USR Piemonte che avevano pubblicato due note in cui comunicavano alle famiglie le modalità di richiesta.

Poi però è arrivata la sospensione della nota fino a nuove indicazioni da parte del Ministero, nello specifico, in attesa delle indicazioni ministeriali sull’applicazione del decreto-legge 71/2024.

Le tempistiche

La procedura richiede una modifica al Regolamento delle supplenze all’interno del quale inserire la nuova norma. In caso contrario, non può diventare operativa. Si farà in tempo per settembre? Difficile dirlo.

Per questo il fronte maggiormente pessimista ritiene improbabile che si riesca a partire già per l’attribuzione delle supplenze per l’anno scolastico 2024/25. Per accelerare i tempi bisognerebbe introdurre modifiche al testo con gli emendamenti.

Per il momento fa fede il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In tutto ciò, vanno considerati gli emendamenti che verranno presentati a breve e che potrebbero modificare il testo.

Le motivazioni del ministero

La logica dietro questa norma l’ha spiegata il Ministro Valditara: “Cambiare docente ogni anno per il ragazzo è un trauma notevole. Vogliamo un rapporto virtuoso che metta al centro lo studente. La continuità didattica ha un valore imprescindibile da tutelare con tutti gli strumenti possibili”.

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