Scuola

Rinnovo contratto scuola: allineare gli stipendi all’inflazione, indennità di sede, ritorno primo gradino stipendiale, buoni pasto e burnout, più soldi ai Dsga, riscatto gratis formazione

Il prossimo 4 luglio, il ministro Giuseppe Valditara presenterà ai sindacati l’Atto di indirizzo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) istruzione 2022-24. Tra i sindacati convocati c’è anche l’Anief, rappresentato dal presidente Marcello Pacifico, che ha delineato le principali richieste che verranno portate avanti durante la trattativa.

Le priorità indicate dall’Anief sono:

  1. Allineamento degli stipendi all’inflazione: Pacifico sottolinea che negli ultimi vent’anni il potere d’acquisto del personale scolastico è diminuito del 20%, rendendo urgente un adeguamento salariale per contrastare l’aumento del costo della vita.
  2. Indennità di vacanza contrattuale: È necessaria una revisione che preveda risorse adeguate per garantire parità di trattamento tra personale precario e di ruolo senza dover ricorrere ai tribunali.
  3. Indennità di sede: Viene richiesta per il personale che lavora lontano dalla propria residenza, con l’obiettivo di evitare che molte cattedre, specialmente quelle di sostegno, rimangano vacanti.
  4. Riforma dei gradini stipendiali: Pacifico propone il ripristino del primo gradino stipendiale, abolito da dieci anni, e l’introduzione dei buoni pasto per il personale ATA.
  5. Incremento dell’indennità per gli ex DSGA: Adeguamento per far sì che queste figure siano realmente riconosciute come EQ, come previsto dal contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019-21.
  6. Riconoscimento del burnout: L’Anief chiede il riconoscimento del burnout per il personale scolastico, con la programmazione di finestre pensionistiche appropriate.
  7. Formazione e riscatto degli anni di formazione: La formazione deve essere riconosciuta dallo Stato e il riscatto degli anni di formazione deve essere gratuito.

Secondo le stime dell’Ufficio studi Anief, i 5,5 miliardi di euro stanziati per il rinnovo del contratto 2022-2024 copriranno a malapena l’indennità di vacanza contrattuale per l’ultimo biennio. Pertanto, per allineare gli stipendi all’inflazione, sarebbero necessari almeno altri 10 miliardi di euro. L’Anief intende continuare a proporre ricorsi per il personale di ruolo e precario al fine di recuperare l’indennità di vacanza contrattuale che, altrimenti, rimane parzialmente assegnata.

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