Scuola

Docenti licenziati dopo assunzione in ruolo e anno di prova: succede solo in Italia, ma arriva l’emendamento

In Italia, alcuni docenti, dopo anni di precariato, sono stati finalmente assunti in ruolo e hanno superato l’anno di prova. Tuttavia, proprio quando erano a un passo dalla formalizzazione del loro rapporto di lavoro, sono stati licenziati e sono tornati nella condizione di precariato, venendo anche cancellati dalle principali graduatorie provinciali. Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, ha dichiarato la necessità di risolvere questa situazione e ha presentato degli emendamenti alla VII Commissione della Camera dei deputati.

Gli emendamenti proposti mirano a confermare in ruolo i docenti che sono stati licenziati dopo aver superato l’anno di prova e che erano stati assunti con riserva dalle graduatorie ad esaurimento. In particolare, i docenti che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, hanno superato il periodo di formazione e prova e sono in servizio da almeno tre anni presso istituzioni scolastiche statali, devono acquisire 30 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA) entro il 30 giugno 2025. Il mancato conseguimento di tali crediti comporta la risoluzione del contratto e la cancellazione definitiva dalla graduatoria di merito.

Un altro emendamento prevede la proroga dei contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola rescissoria per il personale docente assunto in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali. Il Ministro dell’istruzione procederà alla conferma dei ruoli per coloro che hanno superato l’anno di prova, con decorrenza giuridica dal 1° settembre dell’anno svolto, e l’annullamento dei provvedimenti di licenziamento già notificati.

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