Scuola

Specializzazione sostegno: stesso titolo attraverso percorsi radicalmente diversi, rischio discriminazioni tra docenti

Non è un mistero che l’articolo 6 del decreto Sport e Scuola stia innescando molte polemiche, sia in ambito politico che in ambito scolastico tra docenti. Si tratta del provvedimento che il ministro Valditara ha annunciato come indispensabile per porre rimedio all’eccesso di insegnanti su sostegno senza specializzazione. Un esercito che ha raggiunto la cifra di 85mila insegnanti.

La novità è un doppio canale con il Tfa che sarebbe affiancato da una procedura straordinaria e temporanea per conseguire la specializzazione sul sostegno. Una soluzione che sta incontrando le critiche di chi è già specializzato e di chi si sta impegnando con il Tfa, ma anche della politica. Il deputato Antonio Caso, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura, in particolare, ha parlato di una situazione nella quale il governo e la maggioranza stanno creando una “conclamata discriminazione” tra docenti che ottengono lo stesso titolo attraverso percorsi radicalmente diversi.

Da un lato, il percorso ordinario erogato dalle Università, caratterizzato da un numero chiuso e prove selettive di accesso. Dall’altro, il nuovo percorso straordinario, più semplificato e accessibile solo ai precari con tre anni di servizio su sostegno, che sarà in vigore fino a dicembre 2025.

Altro elemento di polemica, l’articolo 7 del decreto, con il quale secondo il deputato, il Ministero ha deciso di “alzare bandiera bianca” rispetto al riconoscimento dei titoli di specializzazione conseguiti all’estero. La creazione di un percorso di specializzazione ad hoc, secondo il deputato, produrrà ulteriori discriminazioni tra docenti che, pur ottenendo lo stesso titolo, avranno seguito percorsi formativi completamente differenti, con conseguenti disparità nella preparazione.

Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti su scuola, concorsi e offerte di lavoro in tempo reale. Per restare aggiornato seguici su Google News cliccando su “segui”.