Algoritmo Gps 2024: storica sentenza, se dopo un’assegnazione iniziale si rendono disponibili nuovi posti, deve ripercorrere la graduatoria dall’inizio e offrirli ai docenti con punteggio più alto
Alla vigilia della scelta delle 150 preferenze e del conseguente impiego dell’algoritmo, arrivano importanti novità inerenti l’interpretazione e l’applicazione delle regole per l’assegnazione delle supplenze scolastiche in Italia, in particolare per quanto riguarda il concetto di “rinunciatario”. La recente sentenza n. 376/2024 della Corte d’Appello di Bologna, insieme alla precedente sentenza n. 320/2024 della Corte d’Appello di Milano, hanno rigettato l’uso di un algoritmo per l’assegnazione delle sedi.
Punti principali delle sentenze
Definizione di “rinunciatario”:
Il Ministero dell’Istruzione considera rinunciatario non solo chi non ha presentato domanda o ha rinunciato effettivamente alla sede assegnata, ma anche chi non ha ottenuto le sedi richieste.
La sanzione per il rinunciatario è severa, impedendo ulteriori contratti da GAE (Graduatorie ad Esaurimento) o GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) per la stessa classe di concorso.
Interpretazione della normativa
La giurisprudenza più attenta stabilisce che se un docente rifiuta una sede non indicata nelle sue preferenze, tale rinuncia dovrebbe escluderlo solo dalle sedi non preferite, non da quelle richieste.
Definizione di “docenti trattati dalla procedura”
Secondo il Ministero, tutti i docenti, inclusi quelli che non hanno ricevuto alcuna supplenza, sono considerati trattati dalla procedura.
La Corte d’Appello invece definisce “trattato dalla procedura” solo il docente che ha ricevuto un incarico.
Implicazioni pratiche
Nuove convocazioni: Se dopo un’assegnazione iniziale si rendono disponibili nuovi posti, il Ministero deve ripercorrere la graduatoria dall’inizio e offrire i nuovi posti ai docenti con punteggio più alto che hanno espresso preferenza per quelle sedi.
Riconoscimento del punteggio: Nel caso specifico trattato dalla Corte d’Appello, la docente ha ottenuto il riconoscimento del punteggio e il pagamento delle differenze retributive tra gli stipendi effettivamente percepiti e quelli che le sarebbero spettati per supplenze brevi.
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