Economia & Fisco

Riconoscimento anno 2013 per la progressione di carriera: la sentenza c’è, i fondi per pagare i docenti no

La vicenda del mancato riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera per il personale della scuola italiana è complessa e ancora in evoluzione. Riassumiamo i punti chiave:

  • 2013: Il governo italiano congela gli scatti di anzianità per il personale scolastico come misura di austerità economica.
  • Conseguenze: Il congelamento ha impedito il riconoscimento dell’anno 2013 nel calcolo degli anni di servizio necessari per avanzamenti di carriera e aumenti retributivi.
  • Impatto: Ha coinvolto centinaia di migliaia di dipendenti, con effetti negativi sulle pensioni future. Questo ha portato a proteste, azioni legali e pressione sindacale sul governo.

Sviluppi giudiziari

  • Gennaio 2023: Il Tribunale di Firenze dichiara che le misure adottate dal governo, pur legittime all’epoca, non possono avere effetti ultrattivi, cioè non devono causare conseguenze negative prolungate sulla carriera e sulle pensioni.
  • Giugno 2023: La Corte di Cassazione respinge il ricorso del Ministero contro la decisione del Tribunale di Firenze.

Situazione attuale

Ci si aspetta che il Ministero adotti misure per restituire quanto dovuto al personale coinvolto. La soluzione richiederebbe almeno un paio di miliardi di euro, fondi attualmente non disponibili. Senza copertura finanziaria, docenti e personale ATA devono attendere una soluzione politica.

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