Scuola

Caos concorso scuola: mancata valutazione della laurea in graduatoria di merito per chi ha scelto di partecipare con abilitazione

Il concorso per la scuola secondaria, indetto con il Decreto Direttoriale n. 2575/023 del 6 dicembre 2023, si trova nella fase di valutazione dei titoli, un passaggio cruciale prima della pubblicazione della graduatoria di merito. Questa graduatoria è particolarmente ambita poiché include solo un numero di candidati pari al numero di posti disponibili per ciascuna classe di concorso nella regione di riferimento.

Requisiti di accesso al concorso

I requisiti per accedere al concorso erano i seguenti:

  1. Per le classi di concorso della tabella A:
    • Laurea coerente con la classe di concorso + abilitazione specifica, oppure
    • Laurea coerente con la classe di concorso + tre anni di servizio negli ultimi cinque, con almeno uno specifico, oppure
    • Laurea coerente con la classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
  2. Per gli ITP (Tabella B del DPR 19/2016):
    • Abilitazione, oppure
    • Diploma di accesso alla classe di concorso (requisito valido fino al 31 dicembre 2024).

Valutazione dei titoli

La valutazione dei titoli, sulla base dell’Allegato B, è affidata alla Commissione e riguarda esclusivamente i titoli inseriti nella domanda telematica. Tra i titoli valutati, la laurea ha un punteggio specifico.

Problemi segnalati dai candidati

Alcuni candidati hanno segnalato che le commissioni non hanno valutato la laurea come titolo di accesso quando il titolo congiunto era l’abilitazione. Poiché l’abilitazione viene valutata con lo stesso criterio della laurea, questi candidati spesso non raggiungono il punteggio minimo necessario per la graduatoria.

Tabella di valutazione (Allegato B al DM n. 2025 del 26 ottobre 2023)

Nella tabella di valutazione vengono citati come titoli:

  • Laurea + 24 CFU, oppure
  • Abilitazione.

Non viene menzionato esplicitamente “laurea + tre anni di servizio”, anche se implicitamente dovrebbe essere valutato, considerando che sarà un requisito di accesso nei futuri concorsi dal 2025.

Il fatto che la laurea non sia esplicitamente valutata nella tabella di valutazione rappresenta un problema per molti candidati. Questi ultimi potrebbero trovarsi svantaggiati nonostante abbiano un titolo che inizialmente sembrava offrire un vantaggio. Questo aspetto è particolarmente critico nella fase transitoria del concorso, dove un numero maggiore di partecipanti possiede una laurea (più 24 CFU o tre anni di servizio).

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