Graduatorie, Gps e supplenze

Cattedre vacanti 2024: saranno assegnazioni con formula dell’avente diritto, sindacati vogliono utilizzare tutte le graduatorie esistenti, comprese concorsi ordinari e GPS

Non convince, ed è un eufemismo, i sindacati, la gestione proposta dal ministero in vista delle assunzioni per il prossimo anno scolastico relativamente all’immissione in ruolo dei docenti dei concorsi Pnrr.

Continuità didattica a rischio

La normativa che consente di far proseguire le immissioni in ruolo oltre il 31 agosto, fino al 31 dicembre, riguarda infatti i soli vincitori dei concorsi Pnrr, ma visti i ritardi nel completamento della procedura, lo scenario inevitabile sembra essere quello di tanta incertezza, soprattutto per coloro i quali dovranno occupare queste cattedre fino alla nomina dell’avente diritto.

I ritardi nella pubblicazione delle graduatorie di merito del concorso Pnnr proseguono, e lo scenario non sembra destinato a migliorare nelle prossime settimane. Il risultato finale è che per ora poche graduatorie sono state pubblicate, con un numero limitato di posti a disposizione.

Chi occuperà queste cattedre vacanti a partire dal primo settembre in attesa che i vincitori vengano assegnati ad esse? Toccherà alle graduatorie di istituto con la formula dell’”avente diritto”.

I sindacati protestano, e accusano il ministero di aver scelto una strategia sbagliata per quel che concerne le nomine dal concorso PNRR ad anno scolastico avviato. A pagarne le conseguenze saranno come spesso accade i docenti precari e gli studenti, privati della necessaria continuità didattica.

Le proposte dei sindacati

UIL Scuola Rua ritiene penalizzati i docenti precari e in generale tutto il sistema scolastico.

“È paradossale come aumentino i canali di assunzione e diminuiscano i posti, che vengono accantonati per una futura procedura concorsuale non ancora avviata”, sottolinea il segretario D’Aprile.

Non solo critiche ma anche controproposte, come quella di UIL Scuola che propone invece di utilizzare tutte le graduatorie esistenti, comprese quelle dei concorsi ordinari e delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), per coprire tutti i posti vacanti.

In questo modo verrebbe risolata la situazione dei 250 mila docenti precari in gran parte presenti nelle graduatorie ad esaurimento.

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