Scuola

Immissioni in ruolo docenti 2024: iniziate le pubblicazioni delle disponibilità reali a disposizione per le assunzioni, i ritardi potrebbero ripercuotersi anche sull’assegnazione delle supplenze

Alcuni Uffici Scolastici Regionali (USR) hanno già invitato gli aspiranti docenti a mantenere aggiornata la propria casella di posta elettronica in previsione delle assunzioni. Al momento però non c’è ancora alcun segnale concreto per quanto riguarda le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2024/2025. Solo pochi Uffici Scolastici hanno pubblicato le reali disponibilità di posti per le assunzioni, lasciando molti docenti nell’incertezza.

45.124 assunzioni autorizzate

Per l’anno scolastico 2024/2025, il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato 45.124 immissioni in ruolo per il personale docente. Nonostante la necessità di procedere con le nomine a breve, gli USR non hanno ancora pubblicato la distribuzione del contingente assegnato. Il Ministero non ha ancora rilasciato i documenti ufficiali necessari per avviare la procedura, ovvero il decreto e l’allegato A con le istruzioni operative.

Ripercussioni sui contratti di supplenza

Questo ritardo potrebbe avere ripercussioni anche sull’assegnazione delle supplenze. Infatti, senza un quadro chiaro delle immissioni in ruolo, risulta difficile per gli USR procedere con la nomina dei supplenti, creando ulteriore incertezza tra gli aspiranti docenti e rischiando di compromettere l’avvio del prossimo anno scolastico.

Procedura informatizzata

Una volta ricevuto il contingente, saranno gli Uffici Scolastici Regionali a gestire in autonomia i turni di nomina, pubblicando avvisi specifici che indicheranno le procedure concorsuali, le graduatorie coinvolte e la tempistica. La procedura di nomina è informatizzata e gestita attraverso la piattaforma INR, accessibile tramite il portale POLIS con credenziali SPID o CIE.

Cattedre vacanti: solo il 70% sarà coperto

Il contingente massimo di 45.125 cattedre approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) copre circa il 70% delle cattedre vacanti e disponibili. Questo significa che, anche con l’avvio delle nomine, rimarrà un significativo numero di posti scoperti.

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