Concorso Pnrr non è abilitante: chi ottiene 70/100 è idoneo a insegnare ma non è abilitato, parte il ricorso al Tar
L’amministrazione scolastica ha considerato non abilitati all’insegnamento i candidati risultati idonei al termine del concorso PNRR 2023 per una serie di motivi, tra cui probabilmente la natura straordinaria della procedura concorsuale e le modalità di selezione differenti da quelle tradizionali. Tuttavia, questa decisione è contestata dal sindacato Anief, che la considera incongruente e non giustificata.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha sottolineato che, tradizionalmente, i concorsi per diventare insegnanti prevedono il conseguimento automatico dell’abilitazione per tutti i candidati che raggiungono la soglia minima prevista dal bando, che in questo caso è di 70 su 100. Pacifico riconosce che la procedura del concorso PNRR 2023 è straordinaria e che le modalità di selezione dovevano essere diverse per via dei tempi ridotti imposti dagli accordi con l’Unione europea. Tuttavia, ritiene inaccettabile che gli sforzi dei candidati siano vanificati, escludendoli dalle graduatorie di merito senza una motivazione valida.
Per questo motivo, Anief sta preparando un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio (TAR) e invita tutti i candidati che hanno ottenuto almeno 70/100 al concorso a partecipare all’iniziativa legale. L’obiettivo del ricorso è contestare la decisione e garantire che i candidati idonei possano ottenere l’abilitazione all’insegnamento come previsto dalle norme consuete dei concorsi per docenti.
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È un concorso come gli altri e non capisco perché non si deve fare una graduatoria a scorrimento come gli altri !