Scuola

Immissioni in ruolo docenti 2024: previste tre fasi entro 31 agosto, 15 settembre e 31 dicembre

Le prossime immissioni in ruolo docenti si divideranno in tre fasi: entro 31 agosto, entro 15 settembre, entro 31 dicembre. Ieri si è svolto un incontro presso l’USR Campania riguardante l’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto per l’anno scolastico 2024/25, nonché l’aggiornamento sulle procedure concorsuali e sulle imminenti immissioni in ruolo nella regione Campania. Ma è credibile che queste scadenze possano riguardare tutte le immissioni in ruolo a livello nazionale.

Avvio procedure prima di ferragosto

Il direttore generale, dott. Acerra, ha aperto il tavolo ribadendo l’importanza di garantire il corretto svolgimento delle immissioni in ruolo per l’a.s. 2024/25. Le istruzioni operative del MIM sono arrivate venerdì e l’USR Campania sta lavorando per avviare le procedure il 15 agosto, puntando a concluderle prima dell’inizio della Mini Call Veloce. Dei 3.106 posti destinati alle immissioni in ruolo per la Campania, circa 1.700 saranno riservati ai vincitori del concorso PNRR. L’Anief ha chiesto aggiornamenti dettagliati sulle procedure concorsuali per tutte le classi di concorso, poiché molte prove sono ancora in corso e le graduatorie non saranno pronte entro il 31 agosto.

Le procedure di immissione in ruolo in Campania avverranno in diverse fasi: la prima fase si concluderà entro il 31 agosto, la seconda entro il 15 settembre e l’ultima entro il 31 dicembre, per massimizzare il numero di immessi in ruolo entro l’inizio dell’anno scolastico. Le immissioni in ruolo da GPS I Fascia in Campania saranno possibili solo per le classi di concorso ADAA, ADEE e ADMM.

Le supplenze annuali

Margherita Cammisa, dirigente sindacale dell’Anief, ha espresso preoccupazione per la situazione dei precari, sia quelli in attesa di immissione in ruolo che quelli che attendono una supplenza annuale. Ha sottolineato il rischio per questi ultimi di dover lasciare l’incarico entro dicembre per fare posto ai nuovi immessi in ruolo, compromettendo la continuità didattica per gli alunni.

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