Graduatorie, Gps e supplenze

Interpello scuola come funziona: il dirigente scolastico dovrà seguire un ordine prestabilito per selezionare i docenti, e la messa a disposizione non scomparirà del tutto

L’attribuzione delle supplenze, superata la fase dell’algoritmo, sarà caratterizzata dalla novità dell’addio alla messa a disposizione in favore dell’interpello. Una modalità che lascia perplessi i supplenti che per anni si sono affidati allo strumento delle Mad, usufruendo anche dei molti strumenti di invio massiccio di candidatura online.

250mila cattedre da assegnare

Adesso non si potrà più inviare la propria candidatura, ma bisognerà monitorare e scuole di proprio interesse in attesa della pubblicazione di un eventuale interpello per la copertura delle cattedre vacanti. Questo cambierà completamente la strategia, e perdere qualche occasione sarà decisamente più facile. Aumenterà però la trasparenza, perché l’interpello assegnerà cattedre dopo essere stato reso pubblico.

La situazione delle supplenze 2024 da questi punto di vista è particolarmente appetibile, considerato che ci saranno da assegnare qualcosa come 250mila cattedre.

Le modalità dell’interpello

L’OM 88/2024 disciplina la modalità di assegnazione delle supplenze con Interpelli per l’assegnazione delle cattedre in caso di esaurimento delle graduatorie. L’interpello consiste in un avviso che le scuole devono pubblicare quando i Dirigenti non riescono a trovare supplenti scorrendo le graduatorie di una specifica classe di concorso o posto, nonché quelle delle scuole viciniori.

Come funzionerà lo strumento dell’interpello? Le scuole pubblicheranno sul proprio sito istituzionale l’avviso e inviano all’ufficio Scolastico specifici avvisi finalizzati al reclutamento per i posti comuni di docenti. Si darà priorità ai docenti con abilitazione e successivamente a quelli con titolo di studio e di specializzazione per i posti di sostegno e successivamente del titolo di studio.

Il futuro della mad

E la MAD (Messa a Disposizione)? Scomparirà definitivamente? Probabilmente no, perché l’invio da parte dei docenti della propria candidatura su determinate classi di concorso o posto sostegno sarà ancora utile nei casi in cui le scuole abbiano difficoltà nel reperimento di supplenti mediante interpello.

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