Graduatorie Gps 2024: le decurtazioni inattese dei punteggi di molti docenti precari rimescolano le carte alla vigilia dell’avvio dell’algoritmo di fine agosto
E’ iniziata oggi quella che dovrebbe essere la settimana decisiva e conclusiva per la pubblicazione delle graduatorie Gps e delle relative rettifiche. Le graduatorie, per questioni di tempistiche ristrette, vengono pubblicate in maniera direttamente definitiva, ma questo non impedisce a chi ravvisa errori materiali nel proprio punteggio e conseguentemente nella propria posizione in graduatoria di presentare reclamo entro cinque giorni per ottenere la correzione cui si ha diritto.
La brutta sorpresa
La conclusione delle operazioni entro questa settimana è indispensabile per poter poi programmare l’avvio dell’algoritmo in vista della prossima settimana, quella conclusiva di agosto. Solo così si potrà pensare di avere a disposizione il primo turno di nomine prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Ma la situazione è tutt’altro che in via di definizione. Ad esempio, nelle GPS dei docenti precari di Salerno, migliaia di insegnanti stanno ravvisando una decurtazione del loro punteggio che sta rimescolando le posizioni. Il ricorso alle vie legali sembra inevitabile.
Questi docenti hanno scoperto la decurtazione mediante una notifica su “Istanze on line” prima di Ferragosto, con cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato l’aggiornamento dei punteggi, esclusi i crediti derivanti dai corsi di perfezionamento “Clil” non riconosciuti dalle Università.
La nota del ministero
Una penalizzazione in graduatoria per chi aveva investito tempo e denaro per titoli che si sono poi rivelati inutili in ottica algoritmo. Ma per il ministero si tratta di titoli senza valore legale. Le proteste non mancano.
L’8 agosto erano state pubblicate le graduatorie comprensive di 51.440 docenti precari, m solo pochi giorni dopo la rivoluzione in elenco è stata vistosa. E adesso arrivano le assegnazioni delle cattedre tramite algoritmo. Per questi docenti, comprensive di penalizzazione.
I sindacati, tra cui Cisl Scuola e Uil Scuola, annunciano ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR): “Molti docenti stanno presentando reclami per la decurtazione dei punteggi – dichiara Vincenzo Pastore, segretario provinciale di Cisl Scuola Salerno – poiché hanno speso ingenti somme per ottenere titoli che ora parrebbero non validi”.
Con una nota il Ministero lo scorso giugno, aveva confermato l’invalidità dei corsi Clil erogati dalle Scuole superiori di mediazione linguistica.
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