Scuola

Apertura scuola a ottobre: ripristinare le 3 ore tagliate come tempo scuola per terminare l’anno a metà giugno

Il presidente Anief Marcello Pacifico torna sulla proposta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico a ottobre per adattare il calendario didattico ai cambiamenti climatici. La proposta nasce dall’osservazione che, negli ultimi anni, il mese di settembre è caratterizzato da temperature molto elevate, non solo nel Sud Italia, ma anche in altre regioni del Paese.

Condizioni estreme

Pacifico ha sottolineato che, in queste condizioni climatiche estreme, molte scuole italiane non sono adeguatamente attrezzate per garantire un ambiente di apprendimento confortevole. Le aule, spesso non climatizzate e sovraffollate, rendono difficile il processo didattico, compromettendo la qualità dell’insegnamento e l’efficacia dell’apprendimento.

L’orario settimanale

Pacifico ha poi osservato che negli ultimi 15 anni il tempo scuola è già stato ridotto da 33 a 30 ore settimanali, suggerendo che ulteriori cambiamenti potrebbero essere gestiti con flessibilità a livello regionale, in base alle specifiche condizioni climatiche locali. Ha ricordato che, in passato, in alcune regioni italiane, l’anno scolastico iniziava già alla fine di settembre, quindi la sua proposta non rappresenterebbe una rivoluzione, ma un ritorno a pratiche precedentemente adottate. Inoltre, il presidente dell’Anief ha evidenziato che la società è cambiata: molte madri lavorano e la maggior parte degli insegnanti sono donne, le quali spesso sono già a scuola a partire dal primo settembre.

Strutture attrezzate

Pacifico ha anche voluto sfatare il mito che le scuole italiane siano chiuse per tre mesi l’anno, sottolineando che ad agosto si svolgono corsi di recupero per gli studenti. Ha ribadito la necessità di dare maggiore autonomia alle scuole, sottolineando che senza strutture adeguatamente attrezzate, è inutile aspettarsi risultati positivi quando si lavora in aule surriscaldate e sovraffollate.

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