Assunzione diretta dei docenti da parte delle scuole: presidi autorizzati a chiamare gli insegnanti per superare il record di precari del prossimo anno, l’Anp ci riprova
Riforma del reclutamento, doppio concorso scuola, percorsi abilitanti. Tante le novità del mondo della scuola negli ultimi mesi, ma alla fine il dato di fatto, preoccupante, è che il nuovo anno scolastico si presenta ai nastri di partenza contraddistinto dal poco lusinghiero record di un numero di supplenze altissimo.
Iscrizioni record alle gps
I dati dicono che a settembre, in concomitanza con il nuovo anno scolastico, il numero di docenti precari nelle scuole italiane potrebbe raggiungere quota 250.000. Un numero altissimo. Nonostante il precariato e la supplentite siano un problema che si trascina da anni nella scuola italiana, mai si erano raggiunti numeri simili. L’aumento è costante nel corso degli ultimi anni: le supplenze per l’anno scolastico 2022/23 sono state 234.576, in aumento rispetto alle 224.958 dell’anno precedente.
Soluzioni nel breve periodo non se ne intravedono, nonostante le assunzioni dai concorsi che però non copriranno nemmeno in parte il numero di cocenti precari impiegati in tutta Italia. Il boom di iscrizioni alle recenti gps, aggiornate a giugno e ancora in fase di pubblicazione, ne sono la testimonianza.
Il doppio canale di reclutamento resta una delle soluzioni maggiormente sponsorizzate da sindacati e politica, ma la recente bocciatura del relativo emendamento, nelle scorse settimane, racconta meglio di qualunque altra cosa come l’obiettivo sia ancora lontano.
Chiamata diretta delle scuole
Dall’interno della scuola, arrivano altre proposte. Come quella del presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli, che ha commentato a Sky il problema dei troppi precari nel mondo della scuola. Per ridurre il numero record di 250mila insegnanti precari che popoleranno le scuole italiane il prossimo anno, propone una soluzione. Partendo dal presupposto dell’incapacità di gestire i concorsi per tempo, ha proposto che le scuole siano autorizzate ad assumere direttamente i propri docenti, seguendo l’esempio di altri paesi.
Il famoso metodo della chiamata diretta docenti che per molti sarebbe il trionfo della poca trasparenza e dei favoritismi, ma che secondo il presidente Anp, da anni convinto portavoce di questa soluzione, sarebbe un metodo efficace.
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C’è un errore… Spero non commesso deliberatamente. Nelle scuole degli altri paesi i professori assunti direttamente dalla scuola sono pagati dalla scuola e non dallo stato. Questo non lo dite?
La soluzione ci sarebbe. Ci sono tanti vincitori di concorsi precedenti (2020 e 2022) in attesa di essere immessi in ruolo. Perché lo stato, il Miur o chi per esso non voglia farlo, noi che ci siamo dentro, non riusciamo a comprenderlo. Io ho superato da idonea il concorso nel 2022 in una materia fondamentale (matematica e scienze alle scuole secondarie di primo grado) e sono ancora in attesa di essere immessa in ruolo.