La messa a disposizione si può presentare ancora? C’è grande confusione dopo l’introduzione degli interpelli, in attesa di una nota chiarificatrice del Ministero resta ancora uno strumento valido
C’è ancora molta confusione e incertezza circa il futuro e il presente delle supplenze in vista del prossimo anno scolastico, con particolare riferimento all’istituto dell’interpello, annunciato come sostituto della messa a disposizione. Ufficialmente, in base alla nuova normativa del ministero, nel prossimo anno scolastico saranno introdotti gli interpelli scuola. Cambieranno radicalmente il modo di candidarsi spontaneamente per le supplenze disponibili nei vari uffici scolastici, una procedura monopolizzata finora dalla messa a disposizione, come dimostra anche il proliferare di servizi online per la candidatura massiccia dei docenti.
Il nuovo regolamento
Il nuovo regolamento per le supplenze docenti prevede che in caso di esaurimento delle GAE, GPS e graduatorie di istituto, i posti rimasti vacanti sono coperti mediante interpello. Non più con messa a disposizione (MAD). Cambia il meccanismo di candidatura e di arruolamento: prima i docenti inviavano alle scuole la propria disponibilità a essere convocati, senza sapere se ci fosse reale disponibilità. Adesso sono le scuole che pubblicano l’avviso di necessità di coprire un posto, e i docenti devono essere attenti e rapidi nel candidarsi.
La MAD docenti viene quindi eliminata? Ufficialmente no: è stato detto che l’interpello, a livello di scaletta temporale, prende il posto della mad, ma non è detto che questa non abbia più valore. Potrebbe infatti essere utilizzata dalle scuole come ultima risorsa, se non si riuscisse ad assegnare le cattedre tramite interpello.
La comunicazione del ministero
Il meccanismo dell’interpello consente la candidatura anche agli iscritti in graduatoria. Sono a livello nazionale, quindi a un interpello di una scuola di una determinata città può candidarsi anche un docente di un’altra regione. Inoltre, gli Uffici scolastici possono pubblicare sui rispettivi siti anche interpelli di scuole di altre regioni o province.
Come detto però non ci sono notizie ufficiali circa il destino della messa a disposizione.
Sui canali social dell’URP del Ministero dell’istruzione è stato pubblicato questo post:
Posso presentare le domande di messa a disposizione per le supplenze del personale docente?
Risposta del ministero: “No. In caso di esaurimento delle graduatorie di istituto le scuola pubblicano sul proprio sito istituzionale specifici avvisi finalizzati al reclutamento di docenti forniti dell’abilitazione – per i posti di sostegno, della relativa specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili – o, in subordine, del titolo di studio. La copia degli avvisi viene inviata all’Ufficio scolastico territorialmente competente, che provvede alla pubblicazione sul proprio sito in un’apposita sezione. Non è consentito partecipare alla procedura a coloro che sono già stati individuati quali destinatari di contratto a tempo determinato”.
Mad non è vietata
A livello teorico, però l’OM non vieta il ricorso alla MAD docenti. La conferma è che molte scuole hanno infatti già predisposto i canali istituzionali per raccogliere le domande di messa a disposizione 2024.
Cosa succede quindi? La spiegazione può essere che ora come ora le scuole faranno ricorso alle MAD nel caso in cui le graduatorie e gli interpelli non saranno sufficienti per coprire i posti vacanti. La mad dunque non scompare, ma lascia il posto come canale di reclutamento ufficiale e principale agli interpelli.
Non sarebbe una cattiva idea, in ogni caso, da parte del ministero pubblicare una nota ulteriormente chiarificatrice per comprendere il reale destino della Mad.
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