Scuola

Sostegno scuola: si possono ridurre le ore di assistenza per esigenze di bilancio, è bufera dopo la sentenza del Consiglio di Stato

E’ polemica in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1798/2024, emessa il 15 agosto, che ratifica la possibilità di riduzione delle ore di assistenza scolastica per uno studente con disabilità, decisa da un comune. La decisione conferma la riduzione delle ore di assistenza nonostante fosse stata richiesta dalla scuola e prevista dal Piano Educativo Individualizzato (PEI), applicando in modo rigoroso l’articolo 3, comma 5, del d.lgs. 66/2017, che subordina l’assistenza degli enti locali alle risorse disponibili.

Cosa ha deciso il Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato, nell’emanare la sentenza, ha interpretato letteralmente la normativa, sostenendo che il diritto all’assistenza scolastica, pur essendo fondamentale, non è assoluto. La sentenza fa riferimento al principio di “accomodamento ragionevole”, stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che prevede la subordinazione dell’inclusione scolastica al limite delle risorse disponibili, evitando così stanziamenti di risorse che siano “sproporzionati o eccessivi”.

La sentenza giustifica la riduzione delle ore di assistenza affermando che, in questo caso specifico, tale riduzione non compromette il raggiungimento degli obiettivi educativi dello studente.

Le reazioni

La decisione ha suscitato forti reazioni, in particolare da parte delle associazioni che difendono i diritti degli studenti con disabilità. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) ha criticato duramente la sentenza, affermando che essa riduce il diritto all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione a un semplice interesse legittimo, contrastando con la giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale, che ha sempre difeso l’inclusione scolastica come diritto fondamentale.

Anche il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, è intervenuta sulla questione, esprimendo solidarietà alla famiglia coinvolta e preoccupazione per le possibili implicazioni di questa sentenza. Il timore è che essa possa creare un pericoloso precedente, limitando il diritto all’inclusione scolastica per gli studenti con disabilità.

Molte associazioni e il Ministro Locatelli hanno chiesto un’adunanza generale del Consiglio di Stato per ottenere un’interpretazione definitiva e univoca sulla questione, con l’obiettivo di garantire a tutti gli studenti con disabilità pari diritti e opportunità.

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