Rischio algoritmo gps falsato dai punteggi: il servizio prestato da Mad senza titolo di accesso non è valido ai fini della valutazione, ma non tutti gli Uffici scolastici correggono
La prossima settimana sarà probabilmente quella dell’avvio dell’algoritmo per le supplenze. Perchè ciò avvenga, sarà indispensabile che vengano completate le pubblicazioni delle Graduatorie GPS corrette. I ritardi accumulati dipendono anche e soprattutto dal fatto che questo è stato l’anno dell’aggiornamento per il biennio 2024/26 con l’OM n. 88 del 16 maggio 2024, comprensivo della proroga di due settimane che non ha certo contribuito a snellire la procedura e il lavoro a carico delle segreterie.
L’assegnazione della cattedra
A rallentare le operazioni anche i tanti errori di compilazione della domanda che non sempre vengono corretti e che potrebbero falsare le assegnazioni. Molti requisiti, infatti, vengono verificati solo in fase di assegnazione della cattedra dalla scuola. Se viene fuori l’errore, la cattedra viene tolta al docente destinatario e torna a disposizione dell’algoritmo, ma nel frattempo in tanti posizionati meglio in graduatoria sono stati scavalcati. E l’algoritmo non torna indietro.
Uno di questi casi riguarda la valutazione del servizio prestato da MAD senza titolo. Ricordiamo che può essere valutato solo se all’atto della richiesta in GPS l’aspirante ha conseguito il titolo che presuppone il titolo di accesso all’insegnamento desiderato.
Non è raro il caso di supplenze assegnate, per mancanza di personale specializzato su sostegno, tramite MAD a personale laureato per classi di concorso di altro grado. personale che spesso non aveva specifica preparazione, ma che ha svolto lo stesso l’insegnamento.
La regolarità dell’algoritmo
Il lavoro svolto viene regolarmente retribuito ma non dà diritto al punteggio.
Sono casi che si sono verificati spesso in questa tornata di aggiornamento Gps, con molti reclami non accolti perché, come spiegato nelle motivazioni degli uffici scolastici, il servizio prestato senza titolo di accesso è valido ai fini della valutazione solo se il titolo stesso è posseduto al momento di presentazione della domanda. Questo riguarda i servizi svolti senza titolo, fino al conseguimento dello stesso. Il servizio quindi può essere inserito e valutato all’momento dell’aggiornamento delle graduatorie.
Come sempre una delle problematiche maggiori riguarda l’uniformità di giudizio, che altrimenti rischia di inficiare la regolarità dell’algoritmo.
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È tutto assurdo, mai visto un sistema di reclutamento così ingiusto e fuori ogni buona logica.
Dopo una laurea, dopo una specializzazione costosa e faticosa, dopo concorsi, cosa deve fare ancora un aspirante insegnante?
Ritornate ai vecchi sistemi di reclutamento più scorrevoli e verificabile dagli interessati.
Non potete trascinare gli insegnanti in uno stato di precarietà che dura decenni.
Non è un lavoro facile, lo state facendo diventare sempre più complicato già prima di iniziarlo.