Conferma docenti di sostegno: provvedimento non entrerà ancora in vigore il prossimo anno, sono necessarie altre disposizioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Il ministro Valditara continua a difendere con convinzione il provvedimento recentemente approvato in base al quale a breve le famiglie sarà data la possibilità di confermare il docente di sostegno del proprio figlio. Un provvedimento che dal lato docenti ha trovato fortissime opposizione, salvo una minoranza che riconosce come questa nuova normativa vada nella direzione dell’interesse dello studente.
Critiche ingiuste
Il ministro ritiene le critiche assurde, e sottolinea come per la prima volta verrà permesso alle famiglie di chiedere la continuità sul posto di sostegno.
Come funzionerà la nuova normativa? In poche parole, le famiglie che si ritengono soddisfatte del docente di sostegno precario che ha appena terminato il percorso annuale con il proprio figlio, possono decidere di chiederne la conferma. Questo per fare in modo che un certo tipo di percorso trovi continuità, evitando il rischio di trovare un nuovo docente con cui lo studente invece non si trova bene. Quindi la famiglia avrà la possibilità, invece di cambiarlo ogni anno come è stato finora, di far trovare continuità al proprio figlio chiedendone la conferma.
Famiglie non sono privati che entrano nella scuola
Il ministero ribadisce l’intento dietro l’introduzione di questo provvedimento, che molti stanno giudicando dal punto di vista degli insegnanti, penalizzati dalla conferma di un collega magari posizionato peggio in graduatoria. Mentre invece va visto unicamente dal punto di vista dello studente e della sua famiglia, che potranno beneficiare di una continuità didattica importante. Valditara spiega che le famiglie non vanno considerati come ‘i privati’ che entrano nella scuola”. Il modo giusto di vedere la cosa è che la scuola che riconosce alle famiglie, come dice l’articolo 30 della Costituzione, il diritto di educare, istruire e formare i propri figli”.
Per il prossimo anno il provvedimento non entrerà ancora in vigore, considerato che sono necessarie altre disposizioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il testo demanda alla modifica del Regolamento n. 124/99 art. 4 comma 5 l’entrata in vigore del provvedimento.
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