Algoritmo Gps: pochissime disponibilità per giro, diventano rinunciatari aspiranti che hanno espresso una gamma ampia di preferenze ma non coprono tutta la provincia
Oggi è la data spartiacque indicata come quella del possibile avvio dell’algoritmo per l’assegnazione delle prime nomine docenti in vista del prossimo inizio di anno scolastico. Una data indicativa e formale, perché troppe sono ancora le incertezze legate alle singole situazioni provinciali con uffici scolastici più avanti nella pubblicazione delle graduatorie corrette e province invece ancora in forte ritardo.
Avvio entro venerdì
La sfida resta sempre quella di avviare almeno il primo turno dell’algoritmo entro il 2 settembre, data della presa di servizio. Una data che si avvicina sempre più e che comporta l’avvio delle operazioni entro venerdì, considerato che poi arriva il weekend. Quindi ogni giorno che passa le speranze si riducono, ma c’è ancora tempo. In caso contrario tutto slitterà alla prossima settimana.
Il presupposto è che si dovranno fare i conti con più turni di algoritmo, dal momento che un solo turno non riuscirebbe a gestire tutte le assegnazioni.
Lo scenario più comune è che anche gli Uffici Scolastici che partono con tutti i posti disponibili devono inevitabilmente fare i conti con rinunce o posti in deroga su sostegno attribuiti successivamente.
Le disponibilità per giro
La migliore delle ipotesi è rappresentata da due-tre turni di algoritmo. Ma come gli anni passati hanno dimostrato, non è da escludere la possibilità di arrivare fino a oltre dieci turni. Succede quando ci sono pochissime disponibilità per giro. A essere penalizzati in questo caso sono coloro i quali diventano rinunciatari pur avendo espresso molte preferenze senza coprire tutta la provincia.
A complicare le nomine contribuiscono sicuramente i docenti già assunti a tempo indeterminato, ancora presenti nella classe di concorso di titolarità. La gestione in questo caso è affidata all’ufficio Scolastico. E’ la fattispecie più temuta da uffici scolastici e candidati, perché provoca moltissima confusione. Per questo il ministero si è raccomandato con gli uffici scolastici affinché veglino su questa situazione in modo da ripulire il più possibile le graduatorie.
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Troppi cavilli e zero interesse a mettere i docenti a tempo indeterminato sia per loro sia per la continuità didattica……..ma sembra che tutto debba ruotare per forza attorno ai concorsi
Intanto i docenti attendono perché funziona così