Precari scuola: ritardi nelle assunzioni del personale, caos totale a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico
Manca ormai poco all’inizio del nuovo anno scolastico, ma la situazione dei docenti in ottica assunzioni e conferimento delle supplenze è tutt’altro che vicina a una soluzione. Secondo il deputato M5S Antonio Caso, membro della Commissione Cultura, è il risultato di una gestione ministeriale che ha lasciato molto a desiderare. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è al centro delle critiche per una serie di decisioni e ritardi che rischiano di compromettere seriamente l’avvio delle lezioni a settembre.
Record di precariato e carenza di docenti
Le previsioni sono allarmanti: a settembre mancheranno circa 250.000 insegnanti, un nuovo record di precariato che mette in luce la gravità della situazione. La gestione dei nuovi concorsi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è stata un disastro, con procedure rallentate e il pasticcio dei nuovi costosi percorsi abilitanti, che non saranno completati in tempo. La carenza di personale docente è aggravata dall’inspiegabile blocco delle assunzioni degli idonei del concorso del 2020, un ritardo che lascia migliaia di insegnanti qualificati senza incarico e le scuole senza personale sufficiente.
Disparità nell’abilitazione al sostegno
Le criticità non si fermano qui. Il mondo della scuola è in subbuglio anche per le assurde disparità create nell’abilitazione al sostegno, una delle figure più delicate e necessarie nell’istruzione inclusiva. La recente attivazione di nuovi percorsi semplificati per l’abilitazione al sostegno ha suscitato forti polemiche, poiché rischia di svalutare l’impegno e il sacrificio di chi ha già completato un impegnativo e costoso anno di tirocinio formativo attivo (TFA). Questo caos normativo non solo demotiva i docenti, ma mette in discussione la qualità del supporto agli studenti con disabilità.
Procedure incerte e ritardi nella mobilità
Altrettanto problematiche sono le procedure per la mini call veloce e la scelta delle 150 sedi per chi è nelle graduatorie provinciali per le supplenze. Queste operazioni, cruciali per garantire il corretto funzionamento delle scuole, sono state gestite con una tale lentezza e confusione che molti docenti rischiano di non avere un posto assegnato in tempo per l’inizio delle lezioni. La mancanza di chiarezza e di supporto ai docenti in questa fase sta alimentando una crescente frustrazione.
Il Personale ATA e il Concorso per Dirigenti Scolastici
Il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) non è esente dai disagi. A fronte di oltre 30.000 posti vacanti, il ministero ha previsto solo poco più di 10.000 nuove assunzioni, un numero insufficiente a coprire le esigenze delle scuole, che si troveranno a operare con organici ridotti, mettendo a rischio il funzionamento quotidiano delle istituzioni scolastiche.
A completare il quadro desolante è la vergognosa gestione del concorso per dirigenti scolastici. La superficialità e il pressappochismo del Ministero rischiano di lasciare oltre 500 istituzioni scolastiche senza dirigente, aggravando ulteriormente la situazione già precaria delle scuole italiane.
Questi disastri erano stati ampiamente previsti e denunciati in anticipo al ministro Valditara, che ora si trova a dover affrontare le conseguenze di una gestione fallimentare. Purtroppo, il prezzo più alto di questa disorganizzazione lo pagherà il mondo dell’istruzione, con ripercussioni che si faranno sentire non solo a livello di singole scuole, ma sull’intero sistema educativo nazionale.
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