Scuola

Le scuole stanno pubblicando avvisi di messa a disposizione: ma non erano stati sostituiti dall’interpello?

La normativa in base alla quale la messa a disposizione ha perso importanza rispetto all’interpello nelle gerarchie per l’attribuzione annuale delle supplenze ha inevitabilmente generato confusione tra i docenti precari che stanno assistendo in questi giorni alla pubblicazione da parte delle scuole di avvisi relativi alla possibilità di inviare comunque domande per la mad.

Mad abolita?

La domanda che in molti si stanno ponendo è: la mad è stata abolita per fare posto all’interpello o è ancora valida? E in questo caso, con quali margini di manovra.

Bisogna partire dal presupposto che l’introduzione dell’istituto dell’interpello ha segnato un cambiamento significativo nella gestione delle supplenze nelle scuole. Le MAD (Messe a Disposizione), una prassi consolidata che permetteva al personale di proporsi per incarichi di supplenza, sono state formalmente sostituite dagli interpelli. Questo cambiamento è stato implementato per garantire maggiore trasparenza e chiarezza nelle procedure di assegnazione, offrendo alle scuole un meccanismo più strutturato per pubblicizzare le proprie esigenze.

La logica dell’interpello

L’interpello, infatti, consente alle istituzioni scolastiche di rendere note in modo dettagliato le modalità, i termini e i titoli necessari per presentare domanda per le supplenze. In questo modo, si mira a rispondere meglio alle esigenze del personale e a ridurre al minimo le discrezionalità, rendendo il processo più equo e accessibile a tutti i candidati.

Nonostante la normativa generale preveda l’utilizzo esclusivo degli interpelli, in alcuni casi particolari le scuole potrebbero ancora trovarsi nella necessità di accettare domande di Messa a Disposizione. Questa eventualità potrebbe verificarsi in situazioni di emergenza o di particolare urgenza, dove le tempistiche ristrette non permettono di seguire il consueto iter dell’interpello. Alcune scuole, infatti, hanno già pubblicato documenti in cui si dichiara la disponibilità ad accettare MAD, segnalando così una certa flessibilità nell’applicazione della normativa.

Solo in casi eccezionali

La pubblicazione di interpelli rimane la via principale e preferenziale per la gestione delle supplenze. Le MAD possono essere considerate solo in casi eccezionali e non dovrebbero costituire la norma, in quanto l’obiettivo del nuovo sistema è proprio quello di uniformare e rendere più trasparente il processo di selezione del personale supplente.

Questo significa che alcune scuole potrebbero ancora accettare domande di Messa a Disposizione, soprattutto in casi di emergenza, ma la norma generale impone l’utilizzo degli interpelli come strumento principale per la gestione delle supplenze, rispondendo così alla necessità di garantire maggiore trasparenza e chiarezza nelle procedure di assegnazione.

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