Scuola

Nuovo concorso scuola 2024 in autunno: accantonati 20mila posti che congelano le assunzioni degli idonei in attesa

Continuano le proteste degli insegnanti nei confronti del Governo in seguito alla decisione di dare precedenza ai nuovi concorsi pnrr piuttosto che assumere chi è risultato idoneo nei concorsi già svolti. Il riferimento è a quei 20mila posti che il ministero ha già deciso di accantonare in vista del prossimo concorso scuola il cui bando verrà pubblicato in autunno.

Il doppio concorso nel 2024

Si tratta del secondo concorso pnrr, il secondo anche di questo 2024 anomalo in cui si svolgeranno due concorsi scuola ritenuti superflui viste le graduatorie zeppe di idonei in attesa che a questo punto dovranno rimandare ancora l’appuntamento con l’immissione in ruolo. Il concorso scuola che verrà bandito entro fine anno vedrà lo svolgimento delle prove l’anno prossimo, ma già desta molte polemiche. Il ministero però ha le mani legate trattandosi di un concorso concordato in ambito Pnrr con l’ue, e legato all’erogazione di fondi in base alle immissioni in ruolo che porterà.

A protestare sono soprattutto gli insegnanti idonei al concorso ordinario del 2020, che a questo punto devono avere a che fare con lo stop alle speranze di assunzione almeno fino al 2025.

La rinuncia al concorso

Al momento la corsia preferenziale per le immissioni in ruolo sarà a beneficio dei vincitori dei concorsi banditi con i fondi del PNRR. Con buona pace, ma pace non se la danno, si chi ha superato un concorso pubblico ma il ruolo per il momento non lo otterrà.

I sindacati, Flc Cgil in particolare, ritengono inaccettabile il trattamento riservato a “docenti che hanno superato una procedura meritocratica, un concorso ordinario, tra l’altro in piena pandemia”.

La soluzione però diventa difficilmente praticabile, almeno così come la immaginano i sindacati. Servirebbe l’ampliamento del contingente delle immissioni in ruolo e la marcia indietro in vista del nuovo concorso previsto per l’autunno, più volte però confermato dal ministero Valditara e come detto accordato con l’Ue.

I problemi di organico

Per i sindacati proprio la questione dei vincoli con l’UE rappresenta un comodo scudo dietro il quale nascondersi per fuggire alle proprie responsabilità, rappresentate dall’incapacità di fare degli aggiustamenti in ambito PNRR, come avvenuto in molti settori tranne che nella scuola.

La scuola continua a vivere l’eterno equivoco di un settore pubblico con migliaia di lavoratori precari nel quale convive l’incapacità di risolvere in maniera definitiva i problemi di organico.

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